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Cronaca

La confisca, sottratti beni per 121 milioni ad un imprenditore in pensione

Tracciate le attività imprenditoriali e economiche dagli anni '50 ad oggi

La Sezione Misure di Prevenzione del tribunale di Torino ha disposto nei confronti di un imprenditore torinese, ora in pensione, la confisca di valori mobiliari per un valore di oltre 121 milioni di euro. 

Il sequestro della ingente somma è stato disposto ritenendo che l’uomo, sebbene formalmente incensurato, accanto ai guadagni prodotti legittimamente, abbia accumulato un’enorme e sproporzionata ricchezza attraverso sofisticate operazioni finanziarie e societarie eseguite con modalità delittuose e fraudolente ai danni di alcune società. 

E’ risultato che il valore dei beni dei quali disponeva risultasse sproporzionato al reddito dichiarato o all’attività economica svolta.
Le investigazioni sono risalite alle iniziative imprenditoriali e finanziarie intraprese dall’uomo già partire dagli anni ’50.

Successivamente, gli accertamenti hanno riguardato le attività economico/commerciali svolte dall’imprenditore che, nel contesto della gestione del gruppo imprenditoriale a lui facente capo, ha posto in essere, nel tempo, sia direttamente sia per interposta persona, condotte tendenti ad eludere/evadere il Fisco. 

Il complesso sistema di operazioni individuato ha consentito di accumulare, nel corso di oltre 50 anni, ragguardevoli ricchezze, trasferite all’estero e poi riportate in Italia. 

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