rotate-mobile
Cronaca Barriera di Milano

Accoltellato "dopo avere perseguitato una ragazza": la pena per l'aggressore è mite

Un anno e dieci mesi

La coltellata era in parte giustificata dal fatto che la vittima, un marocchino di 39 anni, importunava da tempo una ragazza del quartiere Barriera di Milano, dove entrambi abitano.

L'episodio risale alla serata del 3 novembre 2014 ed ebbe come protagonista un italiano residente nella zona, anche lui di 39 anni, che sferrò due fendenti al nordafricano mentre stava discutendo con un connazionale in via Bologna: uno lo raggiunse al costato, l'altro a una gamba.

Il ferito fu poi trasportato all'ospedale Giovanni Bosco ma se la cavò, mentre l'aggressore fu individuato qualche tempo dopo dai carabinieri grazie a filmati delle telecamere della zona che lo avevano immortalato durante la fuga.

Venerdì 1 dicembre 2017 la Corte d'appello ha pronunciato la sentenza al termine del processo di secondo grado, che ha confermato il verdetto del primo: l'aggressore dovrà scontare un anno e dieci mesi di reclusione, una pena esigua rispetto a quella di nove anni che era stata richiesta dal pm Paolo Cappelli.

Nel verdetto, i giudici hanno ritenuto valida l'attenuante del fatto che il marocchino, secondo la sua versione, stava perseguitando una sua conoscente con le sue avances e lui aveva detto di tenersene alla larga, ma lui invece si era fatto più insistente.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Accoltellato "dopo avere perseguitato una ragazza": la pena per l'aggressore è mite

TorinoToday è in caricamento