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Cronaca Sant'Ambrogio di Torino

Condannata all'ergastolo la donna che fece rapire e uccise Marina Patriti

Maria Teresa Crivellari è stata condannata all'ergastolo per la morte della moglie del suo amante. Il delitto di Marina Patriti è avvenuto nel 2010. Condannati anche il figlio della donna e i due esecutori del sequestro

Maria Teresa Crivellari è stata condannata all'ergastolo per la morte di Marina Patriti. E' quanto ha stabilito il gup Massimo Scarabello. Sono stati condannati a pene tra i 15 ed i 16 anni anche il figlio della donna e i due esecutori materiali del sequestro.

Nel 2010 Maria Teresa Crivellari fece rapire la moglie del suo amante, Marina Patriti, la uccise somministrandole del veleno e poi la tenne seppellita per oltre otto mesi nel giardino di casa, a Sant'Ambrogio di Torino. Le quattro persone condannate erano imputate di concorso in sequestro, omicidio e occultamento di cadavere. Per la Crivellari si è aggiunta la condanna per calunnia avendo tentato di coinvolgere il marito della vittima, sostenendo che l'aveva aiutata a seppellirne il corpo.

Maria Teresa Crivellari ha chiesto scusa ai familiari di Marina Patriti prima della lettura della sentenza. La donna ha anche scritto una lettera in cui ha ammesso anche di avere calunniato Bellorio per ripicca. "Mi aveva illusa per anni di essere la donna della sua vita", ha detto. Poco dopo la lettura della sentenza, Guglielmo Patriti, padre della vittima, ha respinto le scuse: "Non me ne faccio nulla", ha detto.

Nessun risarcimento è stato stabilito dal gup Massimo Scarabello al marito della donna, che anzi dovrà compensare le spese legali sostenute. Il giudice ha invece accordato provvisionali di 300.000 euro per ciascuno dei tre figli della donna, di 200.000 per il padre e di 100.000 euro per il fratello, per complessivi 1.200.000 euro. Ulteriori risarcimenti potranno essere richiesti in sede civile. (Ansa)

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