rotate-mobile
Cronaca Filadelfia / Via Giordano Bruno

Profughi all'ex Moi, nulla di fatto per il censimento: lontane le soluzioni di sgombero

Nulla di fatto per il censimento dei profughi delle palazzine dell'ex Moi. Il Comune starebbe incrociando i dati avuti durante alcuni sopralluoghi della polizia municipale e dei centri sociali

La strada è ancora lunga per sapere con precisione chi abiti attualmente le palazzine dell'ex Moi di via Giordano Bruno. Per il censimento dei profughi - per la maggior parte arrivati dalla Libia - il Comune naviga ancora in alto mare. Una soluzione, quella del censimento, per cui l'opposizione storce il naso definendola una vera e propria "bufala" della Giunta Fassino, a fronte di quello che è un provvedimento già riconosciuto dalla magistratura, ovvero quello dello sgombero dei profughi stessi che - si stima - avrebbero ormai raggiunto il migliaio. 

Sul censimento, secondo l'assessorato alla Polizia Municipale, gli accertamenti sono in corso attraverso la combinazione dei dati acquisiti da alcuni sopralluoghi effettuati dai civich presso le palazzine e i centri sociali che da tempo sono vicini alla realtà dei profughi, ma si parlerebbe di operazioni ancora allo stato embrionale. Ancora una volta, lo sgombero già deciso dalla magistratura e voluto da tutto il quartiere, pare un epilogo irraggiungibile. Salvo la soluzione ipotizzata da Fratelli d'Italia che un censimento proprio l'avrebbe già redatto, con tanto di nomi, identità e recapito telefonico degli occupanti. E avrebbe già stilato anche un programma di sgombero realizzabile consegnato nelle mani del Prefetto Basilone. 

Soluzioni concrete come quelle chieste oggi al Question Time a Palazzo Civico per sapere il punto sui lavori: “Il tanto sbandierato censimento degli occupanti dell’Ex Moi si è dimostrato, come sempre, solo una delle tante bugie di Fassino. La risposta ricevuta oggi in Consiglio Comunale è stata che 'niente è ancora iniziato'. - afferma Fabrizio Ricca, capogruppo della Lega Nord -. Questo sta a dimostrare che non c’è la volontà di risolvere un problema che si aggrava ogni giorno e che le tanto sbandierate promesse al quartiere Lingotto sono solo fumo. A questo punto ci riteniamo autorizzati a mettere in campo azioni che velocizzino lo sgombero, censito o meno, così da liberare definitivamente la zona da un cancro ogni giorno più grave". 

Intanto continua il presidio fisso delle forze dell'ordine in via Giordano Bruno: un presidio che servirebbe come deterrente per sventare le azioni di microcriminalità dilagante all'interno del quartiere. 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Profughi all'ex Moi, nulla di fatto per il censimento: lontane le soluzioni di sgombero

TorinoToday è in caricamento