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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Disavventura in mare per un 36enne torinese in provincia di Brindisi

Ha rischiato di annegare insieme ad un amico quando il catamarano su cui erano si è ribaltato a causa del forte vento. I due sono stati salvati da tre bagnanti accorsi con un motoscafo

Brutta avventura per un 36enne torinese in vacanza nel leccese, ospite di un amico di San Cesario. Usciti in mare con un catamarano, hanno rischiato di morire annegati a causa del forte vento che ha causato il rovesciamento dell'imbarcazione qualche miglia dopo la partenza da Casablate, marina a nord di Lecce.

Un pomeriggio che ricorderanno a lungo, così come non dimenticheranno le tre persone che sono corse in loro aiuto, prima che la guardia costiera di Brindisi riuscisse ad intervenire.

I fatti si sono svolti nel primo pomeriggio di ieri. Il catamarano, già notato da alcuni bagnanti vista l'uscita del mezzo nonostante il forte vento di libeccio, ha raggiunto senza troppi problemi Torre San Gennaro quando, a qualche miglia dalla costa, il natante si è rovesciato nei pressi della secca della Livezza. In preda al panico i due sono aggrappati come meglio potevano all'imbarcazione.

Per fortuna dei due amici con loro avevano un cellulare chiuso in una sacca impermeabile. Aperta la zip e tirato fuori lo smartphone sono riusciti a chiamare il cantiere nautico che, a sua volta, ha dato l'allarme alla Guardia Costiera. Mentre in corso c'era il giro di telefonate i bagnanti avevano notato che all'improvviso il catamarano era scomparso. Senza pensarci più di tanto in tre si sono messi sopra uno scafo a motore e hanno raggiunto il torinese e il leccese.

Il salvataggio è avvenuto in tempo prima che il tutto si trasformasse in tragedia. Il 42enne di San Cesario è stato tratto in salvo subito in quanto era riuscito a rimanere aggrappato al mezzo. Più difficile il salvataggio del torinese perché la corrente lo aveva allontanato dall'imbarcazione a quasi 500 metri di distanza. Per sua fortuna indossava il giubottino salvagente.

Quando erano già stati tratti in salvo sul posto sono arrivate le motovedette della Guardia Costiera e dei Vigili del Fuoco. Queste hanno trasportato le cinque persone a riva dove, ad attenderli, c'era il fratello di uno dei due dipartisti. Nessuno di loro ha riportato conseguenza fisiche, ma solo un forte choc.

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