Una casa di riposo per anziani a Pecetto Torinese era abusiva: due arrestati, ricollocati 14 ospiti

Una casa di riposo per anziani ritenuta completamente abusiva è stata scoperta dalla guardia di finanza a Pecetto Torinese e sequestrata lo scorso anno. Nella mattinata di oggi, mercoledì 21 giugno 2023, due persone, che facevano parte della precedente gestione della struttura (quella odierna è del tutto estranea ai fatti), sono state arrestate ad Alessandria e per una terza è stato disposto il divieto di dimora a Pecetto. Le accuse vanno dalla somministrazione di farmaci scaduti all’abbandono di anziani non autosufficienti sino alla circonvenzione di incapace per un ospite ultranovantenne della struttura, indotto alla sottoscrizione di un testamento olografo, da parte degli indagati, al fine di ottenere denaro e beni immobili di sua proprietà.

Le indagini sono state condotte dai militari della compagnia di Susa anche attraverso l’ausilio delle intercettazioni telefoniche e ambientali. Nella struttura sono stati trovati 14 pazienti in stato di abbandono. È stata riscontrata l’assenza di specifiche figure professionali, sociali e sanitarie (in particolare, infermieristiche), necessarie per la cura dei degenti, alcuni dei quali non autosufficienti. Il testamento in cui l'anziano cedeva i propri beni agli indagati è stato anch'esso sequestrato, così come i conti correnti che fanno loro riferimento. Gli anziani sono stati ricollocati in altre strutture.

Secondo gli investigatori, in occasione della visita eseguita dalla commissione unità di valutazione geriatrica dell’Asl To5, poco prima dell’arrivo degli ispettori sanitari, gli indagati avrebbero prelevato dalla struttura due anziani ospiti, non autosufficienti, accompagnandoli presso il loro domicilio, con il deliberato scopo (poi risultato vano) di non far emergere che questi ultimi fossero ospitati lì, di modo da scongiurare la riqualificazione della comunità abitativa per anziani in una residenza sanitaria per anziani.

Ulteriori approfondimenti di natura economico-finanziaria hanno consentito, infine, di riqualificare in impresa commerciale l’associazione che ha gestito la struttura sanitaria abusiva. Sono state riscontrate anche violazioni alla normativa fiscale, con risvolti anche di natura penale relativi all’ipotesi di reato di omessa dichiarazione da parte dei due arrestati, uno in qualità di amministratore di fatto e l’altro nelle vesti di amministratore di diritto dell’associazione stessa.