Casa occupata in strada San Mauro: "E' diventato un deposito di merce rubata"
I residenti del quartiere Barca segnalano un via vai sospetto durante le ore serali. Nei pressi dell'abitazione bombole e oggetti di dubbia provenienza
Entrano di sera, escono all’alba senza dare nell’occhio. Approfittando di un passaggio libero e di una riqualificazione che è totalmente assente. L’ultima grana sul fronte delle occupazioni abusive arriva dalla circoscrizione Sei dove una vecchia cascina in strada San Mauro 11, alle porte dei quartieri Barca e Bertolla, continua ad essere occupata abusivamente da un gruppetto di persone.
Nonostante i controlli delle forze dell’ordine, ed un recente blitz con sgombero di alcune famiglie, ignoti hanno deciso di passare da un’entrata secondaria per prendere – o meglio riprendere – il possesso dei locali interni, murati dagli ex affittuari.
Di giorno però non c’è anima viva e così entrando ci si può imbattere in un tavolo con avanzi di cibo e in un deposito di merce di dubbia provenienza dove spiccano vecchie bici, televisori ed elettrodomestici abbandonati. O forse pronti per essere smontati, con tutto quello che ne potrebbe seguire. A segnalare il via vai ci ha pensato un residente del quartiere che ha notato più volte un movimento sospetto nel cortile.
“Sono dieci giorni che vediamo gente andare e venire da quella casa – spiega Tony, il cittadino autore della denuncia -. Fino ad adesso non abbiamo mai avuto problemi ma non vorremmo che il numero di abusivi aumentasse a dismisura”. Dura è anche la condanna da parte del capogruppo della Lega Nord in Comune di Torino Fabrizio Ricca.
“Chiunque occupi abusivamente un alloggio deve essere punito – accusa Ricca -. Dobbiamo ringraziare i residenti che ci hanno segnalato il problema ma ora occorre intervenire, prima parlando con queste persone e poi convincendole a lasciare la dimora che non è di loro proprietà”. La casa, vista da fuori, non sembra assolutamente in buone condizioni.
E a Torino la situazione delle occupazioni abusive è ben nota a tutti, considerando anche quella degli appartamenti popolari che più volte nel corso degli anni Atc ha denunciato. Senza dimenticare i numerosi edifici appartenenti a privati o alla Città, ancora in possesso di gruppi anarchici nonostante le richieste di sgombero di buona fetta della politica.