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Cronaca

Il capo della Dia a Torino: "Vigileremo sui cantieri della Tav"

Ci sarà la massima collaborazione tra la Dia e le istituzioni e forze dell'ordine torinesi. L'obiettivo è quello di individuare eventuali infiltrazioni mafiose, soprattutto per quanto riguarda il cantiere dell'alta velocità

Torino e infiltrazioni mafiose. Di questo si è parlato nella visita del capo della Dia, Arturo De Felice, nel capoluogo piemontese. Ha incontrato e rassicurato il prefetto Paola Basilone, il procuratore aggiunto Sandro Ausiello e i vertici locali dell'antimafia.

"Hanno il nostro appoggio e collaboreremo con loro - ha detto De Felice - per combattere le infiltrazioni mafiose nei cantieri, in particolare in quelli della Tav". Proprio gli attivisti contrari all'alta velocità da sempre paventano il timore che in un'opera così costosa (si parla di miliardi di euro) le infiltrazioni possano esserci eccome.

Nell'ultimo anno la Dia di Torino, capeggiata da Sergio Molino, ha effettuato tre sequestri preventivi di beni per 18 milioni di euro ed una confisca per quattro milioni e mezzo, tutte nell'ambito dell'operazione 'Minotauro' sulle infiltrazioni della 'ndrangheta in Piemonte. Inoltre due ditte sono state interdette da appalti dalla prefettura di Alessandria per il rischio di infiltrazioni mafiose.

"Il Piemonte - ha ancora aggiunto il capo della Dia De Felice - è una regione con un grandissimo senso delle istituzioni ed è un territorio in cui si può lavorare bene. Bisogna fare fino in fondo il proprio dovere cercando di individuare sacche dove viene riciclato il denaro illecito e altri patrimoni da aggredire".

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