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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Aurora / Corso Giulio Cesare, 1

I cantieri non chiudono i battenti, ancora 20 giorni di attesa per corso Giulio

Brutte notizie per i commercianti e gli ambulanti della zona di borgo Dora. I lavori di manutenzione della sede binaria di corso Giulio Cesare chiuderanno ad inizio ottobre

Chi sperava di liberarsi dei lavori di manutenzione dei binari tranviari di corso Giulio Cesare dovrà ricredersi. Domani mattina la strada non verrà riaperta al traffico delle auto e dei mezzi del Gtt, come previsto dal cronoprogramma dello scorso mese di giugno. Ci vorranno ancora venti giorni di tempo per poter concludere le operazioni e salutare l’odiato cantiere. Una notizia non accolta con gran entusiasmo dai commercianti della zona, già alle prese con la crisi e da qualche mese con un corso totalmente chiuso. Il ponte Mosca, infatti, è inaccessibile da giugno. E a seguire c’è stata l’inaugurazione di un secondo lotto di lavori proprio in prossimità di piazza della Repubblica. Un problema avvertito anche dagli ambulanti di Porta Palazzo, già stremati dalle infinite tasse.

Un ritardo nella consegna dei lavori che non sembra preoccupare più di tanto l’assessorato alla Viabilità. “Le operazioni si concluderanno i primi giorni di ottobre – spiegano dal Comune di Torino -. Data l’importanza del cantiere si tratta di un ritardo relativo, sono pur sempre lavori complessi e non si può e non si deve lasciare nulla al caso”. Affari a picco per i commercianti, rabbia alle stelle per i residenti e per gli automobilisti a cui tocca ogni giorno percorrere l’affollata via Cigna o i corsi Principe Oddone e XI Febbraio.

Un problema anche per chi prende i mezzi di trasporto. I bus, infatti, gravano per intero su corso XI Febbraio. “Dovevano prevedere di terminare le operazioni prima dell’inizio delle scuole – rincara la dose una signora -. Da lunedì è diventato un manicomio girare attorno a Porta Palazzo. E poi non si trova un parcheggio neanche a pagare”. Critiche alla Città sono arrivate anche dal capogruppo del Pdl della circoscrizione Sette Franco Poerio. “I prossimi giorni saranno un incubo - accusa Poerio -. Nelle ore di punta si rimane puntualmente imbottigliati nel traffico e a questo punto non resta che sperare che il cantiere chiuda veramente con soli venti giorni di ritardo”.

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