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Cronaca

Ecco perché la chiamavano “la belva di Torino”: il ruggito in pista un secolo dopo

La mitica automobile progettata a Torino per battere ogni record di velocità torna nel circuito inglese di Goodwood

Il nome ufficiale è FIAT S76, conosciuta anche come FIAT 300 HP RECORD, ma a vederla correre ancora oggi si capisce bene perché fu soprannominata “la belva di Torino”.

Fu un'autovettura costruita a Torino nel 1911 dalla casa italiana FIAT con il preciso scopo di battere il record di velocità terrestre detenuto in quegli anni dalla tedesca Blitzen-Benz. Il motore da 28.353 cc di cilindrata della Fiat S76 erogava 290 cavalli a 1900 rpm: i tentativi di record portarono prima ai 200 km/h nel 1911, poi ai 225 km/h nel 1912 (risultato che poi non fu omologato); infine, nell'aprile del 1912, a Long Island la “belva di Torino” percorse il miglio alla velocità di 290 chilometri orari.

Ne furono costruiti in totale due soli esemplari: uno fu smantellato dopo la prima guerra mondiale. L'unico esemplare rimasto ha attraversato i decenni fino ad arrivare all'inglese Duncan Pittaway, che dopo anni di restauri l'ha riportata in funzione e in moto dal 2015.

Ecco la belva di Torino Fiat S76 ruggire lo scorso sabato 18 marzo sul circuito inglese di Goodwood, durante il “Goodwood Members' Meeting”, una competizione dedicata ad auto d'epoca . A guidarla lo stesso Pittaway.

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