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Cronaca

11enne affetto da rarissimo angiofibroma, neoplasia rimossa con endoscopio 3D

Tra il naso e il cervello del piccolo. L'intervento all'ospedale Molinette con tecnologia tridimensionale che è più precisa del gesto chirurgico

Per la prima volta è stato asportato in modo non invasivo, con un endoscopio 3D attraverso una narice, un rarissimo angiofibroma rinofaringeo che colpiva un bimbo di 11 anni dal naso al cervello, presso l'ospedale Molinette della Città della Salute di Torino. Un intervento innovativo e rivoluzionario. 

L’angiofibroma rinofaringeo (AR) è una rara neoplasia vascolare, che colpisce quasi esclusivamente bambini e ragazzini di età compresa tra i 7 ed i 21 anni. La sua sede di origine è a livello della fossa nasale; da qui la crescita verso le strutture nobili quali l’orbita ed il cervello. La classificazione della patologia si basa sulle dimensioni.

L’11enne era affetto da un angiofibroma giovanile in uno stadio estremamente avanzato che dal naso si estendeva all’interno del cervello (stadio IV), comportando una completa erosione dell’osso che separa il naso dalla base del cranio. 

Il bambino, previa embolizzazione veniva operato presso l'ospedale Molinette della Città della Salute da un’equipe multidisciplinare che ha portato a termine l’intervento chirurgico con successo.

Le dimensioni di questo AR sono considerate una difficile sfida chirurgica con il solo approccio endoscopico. Per la prima volta una patologia così complessa ed articolata è stata affrontata esclusivamente per via endoscopica con un endoscopio in 3D. La tecnologia tridimensionale ha permesso, infatti, una più elevata accuratezza e precisione del gesto chirurgico. 

L’intervento, della durata di circa 7 ore, è avvenuto esclusivamente per via transnasale con una perdita intraoperatoria di sangue contenuta. L’asportazione è stata completa non solo nella enorme porzione nasale, ma anche nella sua estensione intracranica per un diametro di circa di 7 cm. dal naso fino al cervello.

Non sono stati rilevati danni estetici, funzionali o neurologici. Il decorso post-operatorio è stato rapido portando alla dimissione del piccolo paziente dopo circa 20 giorni e consentendogli la completa ripresa di una vita di bambino. 
 

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