Assegnazione alloggi sociali: stessi requisiti per torinesi, profughi e rifugiati
Grazie ad un provvedimento approvato dal Consiglio comunale, torinesi, profughi e rifugiati dovranno sottostare alle medesime discipline previste dal regolamento regionale
I cittadini italiani, stranieri regolari, profughi e rifugiati avranno garantita la stessa parità di trattamento nell'assegnazione di alloggi sociali in situazioni di emergenza abitativa.
A proporre la delibera, che ha ottenuto il lasciapassare di Palazzo Civico, il vicesindaco Elide Tisi. Secondo il nuovo provvedimento, non sarà sufficiente dimostrare, per i profughi ed i rifugiati titolari di protezione internazionale, di essere senza casa a causa di una situazione di emergenza abitativa. Per poter chiedere l'assegnazione di un alloggio, così come è previsto per tutti i cittadini, sarà necessario aver soddisfatto tutti i requisiti dovuti: la residenza a Torino ininterrotta per tre anni, la riduzione del reddito famigliare, il contratto di locazione regolare, lo sfratto per morosità incolpevole, così come stabilisce la legge regionale.
A partire dai prossimi mesi, tutti i residenti a Torino, indipendentemente dal loro status sociale e dalla loro provenienza dovranno sottostare alle discipline previste dal Regolamento per l’assegnazione degli alloggi di edilizia sociale in emergenza abitativa” della Città di Torino.