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Cronaca Falchera

Incastrano i suoceri per l'aggressione con l'acido: marito e moglie finiscono in prigione

Era tutta una messinscena

Nuovo capitolo nella saga della falsa aggressione con l'acido avvenuta alla Falchera (dopo due in Toscana) nell'aprile 2018 e che era costata cinque mesi di carcere ingiusto a Pierino Costantino Comodari, 53enne (che abita a Ceres ma aveva vissuto a lungo proprio nel quartiere torinese)  suocero della presunta vittima, Michael Cariglia di 49 anni, che in realtà si è inventato tutto e ha organizzato la messinscena insieme alla moglie, Azzurra Moreci di 21 anni.

I due, che avevano denunciato i fatti sostenendo che i suoceri (che sono separati, la moglie di Comodari abita nel Senese) avevano osteggiato il loro matrimonio in quanto vi sono troppi anni di differenza tra loro, sono stati arrestati dai carabinieri nella giornata di mercoledì 19 dicembre 2018 con l'accusa di calunnia aggravata. Secondo l'accusa, la ragazza avrebbe voluto punire in questo modo i genitori, considerati poco amorevoli nei suoi confronti.

I due sono comparsi in tribunale a Torino ieri, giovedì 20, per l'interrogatorio di garanzia, assistiti dagli avvocati Antonio Vallone e Nadia Garis. "Lei ha ribadito la sua totale estraneità ai fatti", hanno detto, sostenendo che Cariglia avrebbe ideato e portato a termine il suo piano (auto-inviandosi messaggi sul telefonino e anche compiendo atti vandalici contro la sua vettura) da solo. I due sono stati arrestati dai carabinieri di Poggibonsi (Siena).

Comodari, del tutto estraneo all'aggressione con l'acido e vittima delle accuse ingiuste, è assistito dall'avvocato Yuri Marchis. Lui e la moglie sono ancora formalmente a processo per l'accaduto, ma è pressoché certo che tutto si concluderà con la loro assoluzione.

L'inchiesta giudiziaria è coordinata dal pm Lisa Bergamasco della procura di Torino.

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