Attimi di pura follia prima del derby. Tifoso della Juve sfigurato dai calci
In manette due tifosi granata: Francesco Rosato e Domenico Mollica sono i responsabili dell'attacco violentissimo contro un 46enne tifoso della Juve. Lo hanno picchiato fino a quando non si muoveva più da terra
Lo hanno colto di sorpresa, attaccato, picchiato a mani nude e, una volta che era inerme a terra, hanno continuato a prenderlo a calci in faccia senza pietà. Non è un racconto inventato, ma è quello che è successo il primo dicembre scorso prima del derby calcistico tra Juventus e Torino. Luogo dell'attacco ad un signore di 46 anni, colpevole per gli aggressori di tifare per una squadra diversa dalla loro, è stato strada Altessano/via Druento, a due passi dall'ingresso allo stadio riservato ai supporters bianconeri.
"Il soggetto è stato aggredito a mani nude e ha perso coscienza cadendo a terra - racconta il capo della Digos Giuseppe Petronzi -. Lo hanno continuato a picchiare dandogli diversi calci in faccia". Le botte, tante e assolutamente ingiustificate, gli hanno deformato il volto. Oltre ai gravi risvolti psicologici, gli sono rimasti segni tangibili di quegli attimi: ha perso i denti e ora fa fatica a chiudere la bocca. "Bisogna demonizzare questi comportamenti - chiosa Petronzi -. La linea tra la vita e la morte è molto sottile in un contesto del genere e proprio per questo i due tifosi arrestati devono rispondere di tentato omicidio".
Il quarantaseienne era solo quel giorno e si stava recando allo stadio per assistere alla partita. Non aveva particolari segni distintivi della squadra del cuore, se non pochi centimetri di sciarpa che fuoriuscivano dal soprabito. Contemporaneamente e poco distante, un groppone di tifosi del Torino stava marciando verso lo stadio quando in pochi hanno deciso di staccarsi dal corteo con l'obiettivo di far male a "qualche juventino". L'attacco è stato ripreso dalle telecamere esterne allo stadio. La vittima è stata attaccata con una cattiveria tale da rendere impossibile ogni sua difesa. Botte date e fuga pronta per i supporters granata, lesti a nascondersi nuovamente nella massa prima di entrare allo stadio.
Non c'è stato nessun derby dal vivo per la persona aggredita. E' stato soccorso e trasportato d'urgenza all'ospedale San Giovanni Bosco vista la gravità delle lesioni subite. La mattina seguente ha subito un primo intervento di chirurgia maxillo facciale. Diagnosi: frattura chiusa del complesso orbito maxillo zigomatico e macro orbita destra con insellamento della regione gabellare e mal occlusione postraumatica tipo morso aperto anteriore. Meno di una settimana dopo il secondo intervento chirurgico per ricostruire il pavimento orbitario e ridurre la frattura nasale e mascellare.
Nella mattinata di ieri sono scattate le manette per i due tifosi granata Francesco Rosato e Domenico Mollica, "due persone normali che la domenica si trasformano". Nella vita fanno uno lavori saltuari e l'altro l'operaio. Quanto a Rosato ha qualche precedente penale ma non legato a fatti avvenuti negli stadi. Ora per i due è scattato il Daspo automatico e sono rinchiusi nel carcere di Torino. "Gli aggressori hanno agito con determinazione e con l'assoluta volontà di cagionare non solo gravi lesioni - aggiunge il capo della Digos -, ma soprattutto nella consapevolezza che i violenti e ripetuti colpi sferrati contro il malcapitato, in parti del corpo vitali, avrebbero potuto causare conseguenze ben più gravi, anche la morte dell'aggredito".