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Cronaca

Arenaways non si arrende, Arena: "Voglio riacquistare l'azienda"

Con una cordata di imprenditori Giuseppe Arena si è posto l'obiettivo di far ripartire a settembre la linea ferroviaria. Esposito e Merlo del Pd mettono in luce l'assesnza della politica piemontese

Se la tratta Torino-Milano di Arenaways è stata sospesa, i loro partner olandesi continuano a trasportare passeggeri verso Livorno e verso Alessandria. Il curatore fallimentare di Arenaways, Leonardo Marta, ha disposto infatti l'esercizio provvisorio dell'azienda concorrente di Trenitalia, dichiarata fallita la settimana scorsa. Lo ha detto all'Ansa Giuseppe Arena, fondatore della società e amministratore delegato. "Stiamo preparando le stesse autorizzazioni - spiega Arena - per i treni tedeschi Autozug, l'altro nostro partner, in arrivo da Amburgo. E' giusto che i turisti che hanno programmato di viaggiare con quei treni con auto a bordo e hanno acquistato il biglietto possano regolarmente partire per le loro vacanze in Italia. Abbiamo lavorato per ottenere l'esercizio provvisorio e il curatore fallimentare ne ha condiviso la necessità".

Nonostante i tanti ostacoli, il patron dell'azienda di trasporti ferroviari, non ha alcuna intenzione di fermarsi: "Vogliamo fare in fretta, il progetto è in piedi e voglio riprenderlo al più presto. C'é già una cordata di imprenditori che sta lavorando con me per riacquistare l'azienda. Al più tardi a fine settembre sarà come se niente fosse successo".

Intanto arrivano i primi commenti da parte di due esponenti nazionali del Pd. Gli onorevoli Esposito e Merlo hanno associato il fallimento di Arenaways alla "radicale assenza del ruolo del pubblico, in questo caso della Regione Piemonte, nella capacità di programmazione del trasporto ferroviario e di politiche attive a favore dei pendolari". In secondo luogo - affermano Merlo ed Esposito - la vicenda mette in luce "la radicale assenza di reali politiche che incentivino la liberalizzazione del settore dei trasporti. E l'epilogo di Areanawais - sottolienano - ne è la conferma plateale, checche se ne dica nei vari programmi di governo per rilanciare la nostra economia".

Quanto al futuro del trasporto piemontese, i due deputati sono incerti: "Con queste premesse e con queste assenze politiche e istituzionali - secondo Merlo ed Esposito - per il trasporto ferroviario piemontese si prospetta un futuro carico di rischi e di penalizzazione per i cittadini, in particolare per i pendolari. Nel frattempo - concludono - spiace registrare la radicale assenza di politiche del trasporto ferroviario dalla Regione Piemonte".

(ANSA)

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