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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Filadelfia / Via Giordano Bruno

Arcate dell'Ex Moi, Appendino: "Se con l'Università salta l'accordo, passeremo al piano B"

Sfumato momentaneamente il progetto con gli atenei torinesi per la realizzazione, in via Giordano Bruno, di un polo biomedico e scientifico. Oggi se n'è discusso in consiglio comunale

Quale sarà il futuro per le Arcate dell'ex Moi di via Giordano Bruno? Ancora non è dato saperlo. Ma nella seduta odierna del Consiglio Comunale, fra i banchi dell'opposizione, si è sollevata una certa preoccupazione dopo le affermazioni del vice sindaco e assessore all'Urbanistica Guido Montanari in merito al futuro dell'area del Villaggio Olimpico. In seguito all'accordo momentaneamente sfumato con Università e Politecnico, secondo il quale in zona avrebbe dovuto sorgere un polo biomedico e scientifico, l'assessore ha prospettato la possibilità per l'amministrazione di procedere ad un eventuale "piano B": ossia destinare quell'area ad un altro uso.

Ipotesi che non è stata gradita fra i consiglieri del Pd che hanno anche accusato l'attuale amministrazione di "improvvisazione" nell'affrontare le difficoltà. "La vocazione per questa zona con già tanti problemi - attacca Stefano Lorusso, capogruppo del Pd in consiglio, non senza evitare una nota di sarcasmo - era giusto che fosse questa...non certo quella di installarvi un mercatino dell'antiquariato. Non mi è parso di percepire da parte del vice sindaco alcuna determinazione a cercare di portare a casa questo progetto, che potrebbe essere importante per la città". 

Difende l'amministrazione invece Damiano Carretto, consigliere M5S: "Ci stupisce questa premura che dimostra il Partito Democratico oggi, dopo anni di totale abbandono del Moi. Quando il Moi ha perso Paratissima a causa dello stato di abbandono in cui si trovava, nessuno però ha mosso un dito".

Anche Piero Fassino, l'ex sindaco, sotto la cui amministrazione venne firmato l'accordo per la riqualificazione dell'area, ha detto la sua: "Nessuno di noi è portatore di verità assoluta - ha dichiarato - . Questo non è un progetto banale che può essere archiviato in cinque minuti: ha una valenza significativa dal punto di vista del profilo di Torino, nell'ambito dell'innovazione e della tecnologia. Tra l'altro la collocazione lì di un polo biomedico di scienze, ha un senso. La passerella collega infatti direttamente a quello che sarà il Parco della Salute. Si riprenda dunque un colloquio con Politecnico e Università per capire quali sono le posizioni e magari venirsi incontro per trovare un progetto fattibile".

Ma Guido Montanari al termine del dibattito, ci ha tenuto a calmare gli animi: "Le arcate del Moi sono straordinariamente interessanti, sotto più punti di vista, e in seguito al restauro favoloso per le Olimpiadi sono state di nuovo abbandonate. La città considera necessaria una immediata interlocuzione con Università e Politecnico affinchè le pratiche di recesso non siano avviate formalmente. Poi però, diciamo anche, che se questa strada non sarà percorribile, ne dovremo trovare delle altre".

Anche la sindaca Appendino ha concluso poi il consiglio, con alcune precisazioni: "Voglio tranquillizzare gli animi: qui non c'è nulla di improvvisato. C'è una lettera con data 17 giugno con cui l'Università dice di non essere più interessata al progetto. Mi pare che il vice sindaco sia stato chiaro: la prima strada è quella di voler fare in modo che l'Università non receda dal progetto ma si avvierà comunque una commissione, in cui si parlerà di un piano B. Non vogliamo lasciare aree abbandonate in città. Se si trova una quadra benissimo, è quello che auspichiamo, ma nel caso in cui non ci fossero certezze, sarà necessario trovare un'altra soluzione".

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