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Cronaca

Anoressia e bulimia, in Piemonte è allarme sociale tra i giovani

I disturbi alimentari fanno la loro comparsa nelle bambine, fin dalla più tenera età

In Piemonte, così come nel resto d'Italia, è allarme sociale fra i giovani con disturbi alimentari. Negli ultimi anni si è registrato complessivamente un aumento dei casi di patologie come anoressia, bulimia e alimentazione incontrollata del 300% e uno dei fattori più allarmanti è che gli esordi si manifestano, fra le ragazze, fin dall'età di 8-9 anni. Il fenomeno però è in espansione anche fra i maschi. 

La notizia è stata data dalla presidente della Commissione regionale Pari opportunità Paola Berzano nel corso dell’audizione in Commissione Sanità, presieduta dal consigliere Domenico Ravetti. A margine della seduta, con l’Associazione "In punta di cuore", è stato chiesto ai consiglieri regionali di inserire i disturbi del comportamento alimentare (Dca) all’interno dei Livelli essenziali di assistenza (Lea). Il rischio infatti è che attualmente possa curarsi solo chi può permetterselo. 

In Piemonte la situazione presenta molteplici criticità e i servizi offerti alle pazienti e alle loro famiglie non rispondono totalmente ai bisogni di cura: ci sono troppe persone in lista d’attesa presso il Centro esperto regionale Dca della Città della Salute di Torino e dell’Asl To4 di Lanzo Torinese. L'Associazione "In punta di cuore" ha inoltre ribadito l’importanza di dotare le scuole medie di punti di ascolto psicologico, utili non solo agli studenti ma anche alle famiglie. Confermata l’eccellenza del Centro Dca di Lanzo, è stata messa in evidenza la necessità di prevederne almeno altri due sul territorio regionale. 

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