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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Rivoli / Corso Francia

'Oggi ve la diamo gratis', lo slogan del fast food di patatine fa scoppiare la polemica

Slogan allusivi e che ledono la dignità e il decoro delle donne. L'apertura del nuovo punto vendita a Rivoli ha scatenato la polemica tra le donne del Movimento Cinque Stelle

"Oggi ve la diamo gratis". No, non è un slogan per la "liberalizzazione" del mestiere più vecchio al mondo, ma un invito lanciato dal fast food di patatine che, negli ultimi mesi, ha spopolato praticamente in tutta la città (oltre che in buona parte dell'Europa): il celebre Amsterdam Chips, nei cui punti vendita, per un cono di patatine fritte fumanti, si deve attendere anche una buona mezz'ora.

La catena di fast food ha aperto il suo ultimo punto vendita a Rivoli, in corso Francia, promuovendo l'inaugurazione con un slogan - "Oggi ve la diamo gratis", appunto - che ha mandato su tutte le furie le donne grilline, sia del comune di Rivoli che della Regione Piemonte, le quali hanno accusato la catena di aver lanciato un invito troppo "sessista". Molte le allusioni e gli slogan lanciati dalla catena di patatine fritte come "Mordi la patata" o "Che mondo sarebbe senza patata?".

"La dozzinale allusione contenuta nella frase 'oggi ve la diamo gratis', dove l’oggetto ‘patatine fritte’ viene riportato in caratteri ridotti e poco leggibili, associata all’immagine di una donna ritratta mentre morde una patatina con l’esortazione “mordi la patata”, è chiaramente allusiva e maliziosa - hanno affermato le consigliere pentastellate - Riteniamo sconcertante che un’azienda faccia leva su un immaginario abbietto per aumentare le proprie vendite". Sì, perchè "è inaccettabile che un cartoccio di patate fritte valga quanto lo svilimento della figura femminile".

Insomma, una vera e propria polemica contro la campagna promozionale lanciata da Amsterdam Chips, per le consigliere grilline di Rivoli e Regione che lo scorso luglio hanno, peraltro, fatto approvare dal Consiglio regionale una mozione - prima firmataria Francesca Frediani - che, tra gli altri impegni, invitava i comuni a negare l’affissione di messaggi pubblicitari lesivi della dignità delle persone in impianti di proprietà dell'amministrazione.

"Chiediamo all’azienda - concludono le consigliere - di interrompere questa campagna di cattivo gusto, puntando piuttosto sulla qualità dei prodotti".

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