Minacciava, ricattava, insultava e ricattava una compagna di classe sui social network. Un giovane di 14 anni ha ricevuto un provvedimento di ammonimento dal questore di Torino, Francesco Messina che l'ha ritenuto responsabile di condotte di cyberbullismo. Si tratta del primo provvedimento preso in questo senso, grazie alla nuova legge sul cyberbullismo del 2017. Il ragazzo, che frequenta una scuola superiore in provincia ha utilizzato il web per offendere e denigrare una coetanea: diffondeva le sue immagini per metterla in ridicolo e la offendeva. Era riuscito addirittura a infiltrarsi nel suo profilo virtuale, rubandole l'identità. 

Ma dopo decine e decine di insulti, prese in giro e aggressioni verbali, non l'ha passata liscia: l'ammonimento - emesso a seguito di una segnalazione giunta alla polizia di Stato - mette in guardia il giovane e lo obbliga" ad astenersi da porre in essere condotte di cyberbullismo, inteso come qualsiasi forma di pressione, aggressione, molestia, ricatto, ingiuria, denigrazione, diffamazione, furto d’identità, alterazione, acquisizione illecita, manipolazione, trattamento illecito di dati personali in danno di minorenni, realizzata per via telematica, nonché la diffusione di contenuti on line aventi ad oggetto anche uno o più componenti della famiglia del minore il cui scopo intenzionale e predominante sia quello di isolare un minore o un gruppo di minori ponendo in atto un serio abuso, un attacco dannoso, o la loro messa in ridicolo, nei confronti della vittima o dei suoi familiari, dei prossimi congiunti e/o persone legate affettivamente.” L’ammonimento cesserà i suoi effetti al compimento del 18° anno di età dell’interessato.