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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Barriera di Milano / Via Lauro Rossi

Da officina a ricovero per tossici e sbandati, ecco che fine ha fatto l'ex Carlin

Un hotel per disperati. Così si presenta la vecchia fabbrica al confine tra le circoscrizioni Cinque e Sei, invasa anche da rifiuti e pannelli d'amianto

Un riparo perfetto per disperati e senzatetto, nascosto tra quattro mura che stanno in piedi per miracolo e sconosciuto ai più. Per trovarlo basta percorrere a piedi o in macchina via Lauro Rossi, imboccando sulla destra – o sulla sinistra se si arriva da borgo Vittoria – una stradina che conduce ad un grosso cancello. Siamo al confine tra le circoscrizioni Cinque e Sei, in un’area che un tempo ospitava una vecchia officina di autoricambi e utensili.

L’ex Carlin, così viene chiamata da queste parti la fabbrica, è oggi un paradiso di macerie e di rifiuti. In giro per i locali spiccano solo pannelli di amianto e le tracce del passaggio di qualche invisibile. Alcuni clochard hanno trovato a due passi dal parco Sempione e dal passante ferroviario una nuova casa. Un posto al chiuso dove passare la notte. Meglio di un ponte o di una panchina. “Ma noi non siamo certo gli unici a venire qui” racconta un uomo di origine romena, poco interessato alla presenza di macchine fotografiche e videocamere.

Degrado ex Carlin via Rossi

Quando piove e fa freddo l’ex officina in disuso diventa anche una vera e propria stanza del buco. Un hotel della disperazione. Come si può capire guardando sul pavimento quelle siringhe e quei fazzoletti sporchi di sangue. I pannelli smontati e i controsoffitti a pezzi rappresentano, invece, l’ultimo capitolo di questa storia. Come ogni fabbrica abbandonata che si rispetti anche qui i predoni del rame e della ghisa sono diventati di casa.

Stessa sorte per i rifiuti: cocci di vetro, elettrodomestici smontati, pneumatici e oggetti di metallo. Oltre ai soliti materassi e a qualche coperta. I più preoccupati per le sorti del rudere restano i residenti e i comitati di Barriera di Milano. Ma a giorni il caso verrà sollevato anche dal capogruppo della Lega Nord in Comune di Torino Fabrizio Ricca. “La nostra città si sta riempiendo di scheletri – accusa Ricca -. Oggi drogati e sbandati fanno la coda per entrare nell’ex Carlin. E se nessuno interverrà la situazione non potrà far altro che peggiorare”.

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