Detriti, sabbia e un ammasso di tronchi: dopo l'alluvione continua il degrado del fiume Po
Anche sulla Dora la situazione è da bollino arancione con i rami ammassati sul ponticello che collega lo Steiner con il lungo Dora Napoli
Ad un mese dall’alluvione che ha colpito Torino e i comuni della Città Metropolitana il Po continua a mostrare un lato di sé, decisamente poco felice.
Il lato del fiume su corso Moncalieri non appare in un buono stato, per i passanti restano solo più fango e sabbia. Peggio va lungo il ponte che collega piazza Vittorio Veneto con piazza Gran Madre dove il ricordino è rappresentato da una fila infinita di tronchi.
Non ci sono nemmeno più le fermate dei battelli, spazzate via dall’ultima piena. Ma dominano i rifiuti, tra il lungo Po Antonelli e il parco Michelotti di corso Casale, e la sabbia, presente attorno agli alberi.
Concludono il quadro gli alberi caduti e i danni causati lungo la zona del Fioccardo, tanto alle abitazioni quanto ai campi sportivi.
“Quello del Po è un caso incredibile – accusa Luigi Furgiuele dei comitati spontanei torinesi -. Quell’ammasso di tronchi e rami mi preoccupa, la corrente li spinge costantemente. Finendo per comprimerli contro il ponte. Ma la situazione, ormai, è così da diverse settimane”.
E anche sulla Dora la situazione è da bollino arancione con i detriti ammassati sul ponticello che collega lo Steiner con il lungo Dora Napoli.