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Cronaca

Spari contro le prostitute nigeriane: smascherata organizzazione criminale

10 albanesi arrestati: controllavano le proprie ragazze in strada e coltivavano droga. Scoperta piantagione con oltre 4.000 piante di marijuana

L’organizzazione smascherata dai carabinieri della Compagnia di Torino Oltre Dora reinvestiva i guadagni della prostituzione nel traffico di droga.

L’attività di indagine è iniziata nell’agosto del 2015 quando nell’area nord della città di Torino si erano verificate diverse aggressioni, con esplosione di colpi di arma da fuoco, nei confronti di alcune prostitute nigeriane. Gli episodi erano stati, fin da subito, ricondotti alla criminalità albanese che non tollerava la presenza di altre donne che non fossero le proprie sullo stesso territorio.    

I 10 albanesi arrestati sono responsabili, a vario titolo, di reclutamento, sfruttamento e induzione alla prostituzione, porto abusivo di armi, usura, estorsione, lesioni aggravate e produzione di droga. L’organizzazione gestiva 10 donne, albanesi e greche, costrette a prostituirsi a Torino, Volpiano e Cuneo. Le ragazze arrivano in Italia con la promessa di un lavoro, di una casa e di un matrimonio con gli stessi trafficanti.  

I mercanti del sesso instauravano con le giovani relazioni sentimentali “di comodo” per controllare meglio la situazione e aumentare i profitti perché una donna serena e innamorata produce di più.  Le prostitute venivano picchiate e umiliate quando i loro guadagni erano scarsi, alcune erano innamorate dei loro schiavisti (sindrome di Stoccolma) ed erano completamente sottomesse. Per amore e devozione, una ragazza ha lavorato subito dopo aver abortito in strada. 

A loro insaputa, le prostitute venivano controllate dagli albanesi 24 ore su 24 con un’app spia installata nei loro cellulari, ma la banda si occupava anche di spaccio di droga. E’ stato individuato “il  botanico” esperto in coltivazioni di canapa indiana, sono stati identificati “i contadini della marijuana” e i campi coltivati in boschi isolati e in aree appositamente disboscate a Corio (To), Mortara (Pv) e Abbiategrasso (Mi). In totale i carabinieri hanno rinvenuto oltre 4.000 piante di marijuana per un valore di diversi milioni di euro. 
 

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