Caso Aiazzone, la Procura di Torino chiede il fallimento di Panmedia
La vicenda è nata dalla protesta dei clienti che hanno acquistato i mobili ma non hanno mai ricevuto la merce. Le denunce hanno portato all'apertura di un procedimento per truffa
Il "Caso Aiazzone" è ancora lontanissimo da una soluzione. La Procura di Torino lunedì ha chiesto ufficialmente il fallimento di Panmedia, la società che ha ricevuto dalla B&S (tecnicamente si tratta di un "affitto") il ramo d'azienda che si occupa della vendita dei mobili Aiazzone.
La vicenda è nata dalla protesta di centinaia di clienti del mobilificio che hanno acquistato i mobili ma non hanno poi ricevuto la merce, nonostante il regolare versamento di acconti e rate . Le denunce hanno portato all'apertura di un procedimento per truffa; gli indagati al momento sono due, dei quali non è stata resa nota l' identità. La B&S è riconducibile agli imprenditori Gian Mauro Borsano (ex presidente del Torino calcio a fine anni ottanta) e Mauro Semeraro.
Anche la magistratura di Roma si è occupata di questa società nell'ambito di un procedimento per reati fiscali che coinvolge numerose persone: nei giorni scorsi il Tribunale di Tivoli (Roma) ha dichiarato il fallimento di un tronco della holding, la B&S Estate.