Otto giorni di prognosi e un polso dolente. Se l’è cavata così un controllore di Gtt dopo l’ennesima aggressione subita durante il proprio turno di lavoro. I fatti sono avvenuti mercoledì sera vicino al capolinea del tram della linea 15: due addetti alla clientela sono saliti sul mezzo pubblico e quando hanno chiesto il biglietto a un quarantenne moldavo questo gli ha risposto di non averlo.

Dopo aver dato il documento al dipendente Gtt, dalle parole si è passati ai fatti. Il passeggero ha prima chiesto di non essere multato e poi, vedendo il blocchetto dei verbali, ha preso dalla tasca del controllore il cellulare personale e, una volta che si sono aperte le porte, scendendo, lo ha scaraventato contro il muro mandandolo in frantumi. Un grave gesto di stizza che non è stato seguito dalla fuga perché il documento è continuato a rimanere nelle mani dell’addetto alla clientela.

Nell’attesa che sul posto arrivassero le forze dell’ordine e il capoturno del Gruppo Torinese Trasporti, il moldavo ha più volte tentato di riappropriarsi del proprio documento afferrando e stritolando il polso del controllore.

“Nonostante centinaia di migliaia di euro spesi per le guardie giurate, tanto pubblicizzate dall’azienda - lamenta la segreteria provinciale dell'Ugl - i lavoratori in questione hanno dovuto aspettare oltre mezz’ora prima dell’arrivo dei rinforzi. Per non parlare del titolo di polizia amministrativa, rimasta per cinque mesi dall’inizio dei corsi una campagna elettorale. Corsi, oltretutto, gestiti in maniera per niente trasparente e con criteri di partecipazione ancora più dubbi”.