Trovato l'accordo, il Botellon si farà, a patto che la movida si impegni a rispettare l'ordine e a non lasciare lo stesso immondeziaio abbandonato lo scorso febbraio in piazza Cavour.

Organizzatori della mega festa en plain air, Palazzo Civico e rappresentanti delle forze dell'ordine si sono dati appuntamento nel pomeriggio per buttare giù un programma che permetta non solo di lasciare piazza Carlo Alberto libera dai postumi della serata, ma anche di realizzare un controllo più serrato, in modo tale che non si verifichino spiacevoli inconvenienti. Nella piazza saranno, peraltro, disposti appositi cassonetti per raccogliere i rifiuti.

Una serata prova, per quelli del Botellon, che potrebbero - esito positivo permettendo - anche sperare in un concordato con il Comune per le prossime riunioni di movida a cielo aperto. "Il nostro impegno come partecipanti è quello di dimostrare a tutti che la goliardia e la voglia di divertirsi non vanno in contrasto con il rispetto che abbiamo per Torino", si legge sulla pagina Facebook Botellon Torino.

L'evento, tuttavia, potrebbe rivelarsi carico di sorprese anche se, visti i precedenti, la movida è caldamente invitata a rispettare gli spazi e la pulizia direttamente dagli stessi organizzatori. Lo scorso febbraio, la rimpatriata a cielo aperto in piazza Cavour aveva fatto drizzare i capelli al sindaco Piero Fassino, sconcertato di fronte a una piazza lasciata in preda al degrado e alla sporcizia e che, peraltro, aveva costretto i tecnici dell'Amiat a lavori straordinari.

Per venerdì ci si aspetta il bis, con migliaia di studenti pronti a festeggiare la fine della sessione esami, sperando da parte dei partecipanti un comportamento più civile rispetto a quello avuto nella precedente tornata.