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Cronaca Nichelino

"Potete donare dei soldi per la piccola Bea?": ma è una truffa

Diversi i casi

La storia della piccola Bea, la bambina che a seguito di una rarissima malattia non poteva camminare e crescere, aveva commosso tutti nel corso di questi anni. Anche il giorno della morte, avvenuta lo scorso 15 febbraio. 

Ora, purtroppo, si torna a parlare di sé non per le tante iniziative benefiche che la famiglia ha in mente di organizzare per ricordare lei e, allo stesso tempo, la mamma Stefania Fiorentino - morta di tumore ad agosto 2017, sei mesi prima della figlia - ma per una brutta storia di truffa.

In questi giorni, infatti, i negozi di Nichelino e di altri Comuni dell'area metropolitana stanno ricevendo delle telefonate da persone che millantano di essere dell'ospedale Regina Margherita di Torino e che chiedono un contributo di 30 euro per "aiutare la piccola Bea, ancora ricoverata in gravi condizioni in ospedale". 

La famiglia Naso, interpellata, ha precisato come "non sia in corso alcuna raccolta fondi da parte dell'ospedale o della famiglia per ricordare o finanziare progetti che possano riguardare la figura di Beatrice" e, se contattati, di "telefonare immediatamente alla polizia, ai carabinieri o alla polizia municipale e di denunciare l'accaduto".

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