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Cronaca

Da Torino con il TGV verso la città "segretissima", la Venezia nascosta della Savoia

Con Chambéry sono in programma scambi culturali. Le due città, storicamente unite dal destino della Sindone, oggi lo sono per gli accordi tra musei

Chambéry, capoluogo del dipartimento della Savoia, è raggiungibile da Torino in poco più di due ore di treno, partenza da Porta Susa.

Le due città celebrano i 60 anni di gemellaggio e consolidano un legame storico profondo iniziato nel 1563 quando Chambéry, prima capitale della Savoia, passò il testimone a Torino. Le due ex capitali si assomigliano parecchio a partire dall’aspetto.

Nel centro di Chambery non mancano i portici e i palazzi nobiliari in stile piemontese, mentre l’unico palazzo storico francese rimasto si trova fuori dal perimetro delle mura.

Il luogo simbolo della città è il Castello dei Duchi di Savoia, con il gioiello della Sainte-Chapelle, che ha custodito la Santa Sindone prima del trasferimento a Torino. Da vedere assolutamente anche la cattedrale, la Fontana degli Elefanti e il Gran Carillon con le sue 70 campane.

Chambery è anche la città “segretissima”, una Venezia ormai nascosta costruita su una palude. Basti pensare che gran parte dei palazzi signorili e la cattedrale reggono su migliaia di palafitte di larice. 

A Chambéry i turisti hanno molte altre opportunità: provare i tipici bistrot e accedere al polo consacrato all'outdoor, la “Ruche”, con un Vélo Café, un centro internazionale di mixologia, un ente del turismo outdoor e l’esposizione di prodotti locali. Vero motivo d’orgoglio per la città è anche l’hotel 5 stelle più bello di Francia (Trivago Awards), il Petit Hôtel Confidentiel in Rue de la Trésorerie.

Il gemellaggio è l’occasione per rafforzare la collaborazione sulla base di progetti culturali incentrati sulla valorizzazione dei musei cittadini a partire dal torinese museo Egizio e da quello di Belle Arti di Chambéry. L'Ufficio del Turismo della località francese ha accolto la sindaca Chiara Appendino e i giornalisti torinesi in collaborazione con Atout France, Turismo Torino e SNCF.

Quella di venerdì 12 maggio per Appendino è stata la prima visita oltralpe. Da Chambéry la sindaca ha tratto spunti per riflettere sul futuro assetto della rete di trasporto locale con il potenziamento di alcune linee “forti” e le restanti disposte a raggiera per servire le principali. Il modello, insomma, tracciato anni fa da uno studio del Politecnico per conto di Gtt.

Chambery

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