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Cronaca Borgaro Torinese / Via Santa Cristina

Arrivano gli esiti dei tamponi in due Rsa: 105 positivi tra ospiti e operatori sanitari e sei decessi

Dopo le proteste dei rispettivi sindaci

Con l'arrivo dei risultati dei tamponi effettuati nelle Rsa, sale inevitabilmente il numero di positivi nelle stesse strutture. 

A Nole e Borgaro i casi eclatanti di giornata. Nella "Piovano Rusca" di via Torino 36 a Nole, gli ospiti positivi sono 44, mentre gli operatori positivi al Coronavirus sono una dozzina. 

A Borgaro, invece, a "CasaMia" di via Santa Cristina, i positivi sono complessivamente 49: 34 tra gli ospiti, con altri 15 operatori sanitari. Purtroppo c'è anche il dato dei decessi, che sono sei. Dodici i pazienti negativi, alla pari di 16 operatori sanitari.

I due sindaci, Luca Bertino e Claudio Gambino, sono riusciti a fare chiarezza sulle rispettive strutture dopo settimane di proteste verso Asl To4 e Regione Piemonte, proprio perché volevano ad ogni costo i tamponi.

"Li chiedevamo dal 30 marzo scorso - spiega Bertino - Ovvero da quando abbiamo avuto il nostro primo caso. Un paziente che era andato in ospedale, a Cirié, per un altro motivo ed è stato poi tamponato, scoprendo di essere positivo pur essendo asintomatico. Nel nostro piccolo, sin dallo scoppiare dell'emergenza, abbiamo fatto tutto ciò che era nelle nostre possibilità affinché la casa di riposo risultasse blindata, con precisi protocolli di sicurezza e il divieto tassativo d'ingresso di esterni. Certo, adesso la situazione è chiara. Ma avremmo potuto agire ben prima".

A Borgaro i risultati dei tamponi sono arrivati nella giornata di mercoledi 15 aprile.

"Finalmente, direi - commenta Gambino - I dati sono preoccupanti, seppur in linea con le altre Rsa del territorio, che ci fanno comprendere quanto il fronte delle stesse sia il principale focolaio di diffusione del virus e sul quale auspichiamo si concentrino gli sforzi delle Asl e del personale sanitario delle strutture. Il fatto che finalmente ci sia un quadro chiaro del contagio all'interno di CasaMia, seppur con un numero di contagi molto elevato, è un fatto positivo che permetterà al personale di isolare le persone contagiate all'interno di zone specifiche della struttura limitando un ulteriore diffusione del contagio. Va riconosciuto l'impegno e lo sforzo della direzione sanitaria e del personale di CasaMia nell'operare in una situazione di emergenza straordinaria malgrado la carenza d'organico e l'oggettiva difficoltà, ma crediamo si debbano aumentare gli sforzi per arginare il contagio e soprattutto per garantire agli ospiti all'interno della struttura le migliori condizioni di degenza. Dietro ai numeri giornalieri che vengono percepiti in modo astratto ci sono in realtà persone e volti di genitori e nonni che rappresentano un pezzo della nostra storia e della nostra vita. E’ doveroso da parte nostra un pensiero alle persone scomparse e un gesto di vicinanza alle loro famiglie".

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