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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Donna uccisa e cadavere scomparso: condannato esce dal carcere

E' stato detenuto modello

E' uscito dal carcere oggi, giovedì 5 aprile 2018, quasi sette anni dopo il suo ingresso che era avvenuto il 7 aprile 2011, Paolo Stroppiana, il filatelico condannato per l'omicidio preterintenzionale e l'occultamento del cadavere di Marina Di Modica, logopedista dell'ospedale Molinette scomparsa nel nulla nel 1996.

Dal 30 marzo è stato ammesso ai lavori esterni: dal lunedì al venerdi farà le pulizie all'ospedale San Luigi di Orbassano e il sabato alla biblioteca del Campus Einaudi a Torino.

Stroppiana deve scontare ancora sette anni: è stato condannato a una pena definitiva di 14 anni di carcere per avere ucciso (secondo l'ipotesi d'accusa durante un gioco erotico finito male, in quanto nel corso delle indagini era emerso che fosse un appassionato di pratiche sessuali estreme come la privazione del respiro) e poi avere fatto sparire il corpo della 39enne torinese l'8 maggio 1996. Il cadavere non è mai stato ritrovato e lui non ha mai voluto raccontare che fine avesse fatto.

Stroppiana, all'epoca filatelico della Bolaffi con la passione per l'alpinismo, oggi ha 61 anni. E' stato inchiodato dal diario della vittima che per quella sera aveva scritto "Cena con Paolo per francobolli" (ne aveva trovata una collezione nella sua soffitta che voleva fargli valutare). Lui, invece, aveva negato di averla mai vista e questa bugia gli era stata fatale in sede processuale anche se, in assenza di cadavere, non vi sono le prove che lui l'avesse uccisa.

In carcere Stroppiana è stato un detenuto modello. E' anche riuscito a laurearsi. "Ora vuole solo essere dimenticato", spiegavano i suoi legali qualche tempo fa.
 

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