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Cronaca Pianezza

Addio a Camillo, il poeta della lingua Piemontese

Era stato anche conduttore televisivo

Per tutti era il "custode" del Piemontese. Ma Camillo Brero, morto mercoledì 10 gennaio all'età di 91 anni nella "sua" Pianezza, era molto di più.

Poeta, scrittore, insegnante, impiegato Fiat. E, soprattutto, conduttore televiso su “Telesubalpina” della trasmissione “Cognosse nostra aridtà”.

Nato a Druento nel 1926, era diventato famoso per curare, ogni anno, la “Grammatica della Lingua Piemontese” ma soprattutto il “Vocabolario Piemontese-Italiano/Italiano Piemontese”.

Insegnante prima, impiegato in Fiat poi, negli anni ’40 decise di accettare i consigli di Nino Costa e Luigi Olivero, iniziando a scrivere brani e poesie in Piemontese.

Grande amico di Pinin Pacòt, dopo la guerra entrò nella “Companìa dij Brandé”. Alla morte di Pacot, Brero ne raccolse l’eredità spirituale, continuando a pubblicare gli annuali “Armanach ëd poesìa piemontèisa”. 

Oltre ad essere tra i fondatori del “Centro Studi Piemontesi-Ca dë Studi Piemontèis” di Torino, nel corso della sua vita ha pubblicato l’antologia “La letteratura in piemontese dalle origini al Risorgimento” e “Storia della letteratura piemontese”.

I funerali si svolgeranno domani, venerdì 12 gennaio, nella parrocchia San Pietro e Paolo di Pianezza.

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