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Cronaca Lingotto / Via Berruti e Ferrero, 3

Paura in carcere: minaccia agenti e medici con un oggetto tagliente

Il sindacato: "dateci il taser"

Momenti di grande tensione, nella notte tra giovedì 1 e venerdì 2 novembre 2018, all'interno dell'istituto penale per minori "Ferrante Aporti" di via Berruti e Ferrero 3 a Torino.

Un detenuto di nazionalità magrebina, maggiorenne, dichiarato “psichiatrico”, ha minacciato agenti e medici in quegli istanti in servizio con un pezzo di metallo tagliente. Prima di ferirle e poi di togliersi la vita. Tutto perché, a detta sua, la terapia che gli veniva somministrata non lo portava a stare meglio.

La segnalazione arriva dalla segreteria regionale della Fns Cisl: "Ancora una volta denunciamo lo stato di abbandono da parte dell’amministrazione, incurante delle quotidiane e degradanti condizioni nelle quali la polizia penitenziaria è costretta ad operare, all’interno delle carceri minorili, soprattutto dopo che dal 2014 la scellerata politica del passato ministro, ha stabilito che negli istituti minorili dovessero soggiornare detenuti fino all’età di 25 anni, in prigioni create e pensate a malapena ad ospitare detenuti ragazzini. Purtroppo al Ferrante Aporti, nonostante la legge lo preveda, i detenuti pericolosi o che si rendono protagonisti di episodi di violenza, non sono prontamente trasferiti in altra struttura o, essendo maggiorenni, si chieda con insistenza che vengano portati in strutture ad hoc previste per la cura di una così particolare patologia".

Di qui la richiesta al Ministero di "sperimentare all’interno degli Istituti penitenziari l’uso del teaser come arma di difesa preventiva, prima di dover finire in prima pagina della cronaca nera".

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