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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Venaria Reale / Viale Giordano Bruno

"Devi pagare per il mio silenzio": vittima fa arrestare il suo estorsore dopo sei anni

Continue richieste di denaro

Un 23enne di Venaria è stato arrestato, con l'accusa di estorsione, dai carabinieri della Reale.

Le manette ai polsi sono scattate nel pomeriggio di ieri, martedì 18 settembre 2018, in viale Giordano Bruno, a ridosso del cimitero generale cittadino.

I militari sono intervenuti su richiesta di un 25enne operaio, anche lui di Venaria, che ha denunciato di essere stato vittima di estorsione dal 2012 da parte del 23enne.

Proprio nel 2012, quest'ultimo era stato arrestato per possesso di droga e in quella circostanza era in compagnia della vittima.

Dopo aver scontato qualche giorni di carcere, il 23enne si era presentato a casa dell'altro giovane, chiedendogli il pagamento di 500 euro per le spese legali e per non aver fatto il suo nome agli inquirenti. Il tutto non prima di averlo picchiato violentemente proprio per ottenere il denaro richiesto.

E quella somma era poi stata pagata: non dalla vittima, ma dai genitori. 

Sei anni dopo, all'improvviso, il 23enne aveva ricontattato la vittima, pedinandola, danneggiandogli l'auto e richiedendo somme di denaro di piccolo conto - tra i 10 e i 30 euro alla volta - per quello che era ormai diventato il "pizzo del silenzio". 

"Sono finito in carcere per colpa tua, devi pagare per il mio silenzio", continuava a ripetere ad ogni incontro. La vittima ha concordato con i militari un appuntamento, dove ha consegnato i 500 euro all'estorsore. Ma appena li ha presi, sono scattate le manette, ponendo fine all'incubo del giovane.

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