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Almeno 60 positivi nel carcere "Lorusso-Cutugno", il sindacato dei penitenziari: "vogliamo i tamponi e dpi"

Una decina già usciti

Tamponi per tutti i carcerati, personale e agenti di polizia penitenziaria.

A chiederli è Leo Beneduci, segretario generale Osapp (Organizzazione sindacale autonoma polizia penitenziaria), che ha fatto una panoramica sullo stato di salute delle carceri ai tempi del Coronavirus.

"La situazione è di grave pericolo, specie qui alla casa circondariale Lorusso-Cutugno di Torino - spiega Beneduci - dove su 1.250 detenuti, tra donne e uomini, almeno una sessantina sarebbero positivi. Di questi, una decina sono già usciti mentre una cinquantina sono ancora in carcere, nel reparto Arcobaleno".

Beneduci denuncia l'assenza di "dpi", ovvero i dispositivi di protenzione individuale. In particolar modo mascherine: "Ce ne sono poche e le devono tenere per più giorni, quando invece dovrebbero essere buttate dopo il turno lavorativo. Gli agenti hanno paura di lavorare in queste condizioni, specie di avere a che fare con questi detenuti positivi al Covid-19", continua il segretario generale Osapp che denuncia anche un altro grave problema. Quello delle effusioni tra detenuti "modo molto semplice di provare ad essere contagiati per uscire dal carcere, essere curato ma stare a casa".

Per questo chiede l'intervento di Governo, Regione, Asl e Città di Torino "affinché vengano fatti i tamponi in maniera massiccia. Il carcere è, per caratteristica, un luogo insalubre dove non si possono mantenere le distanze di sicurezza", conclude Beneduci.

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