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Cronaca

Coronavirus Piemonte: al via la “Piattaforma Covid-19”, scende da 2,4 a 7,2 giorni il tasso di raddoppio dei contagi

L’assessore Luigi Icardi: "Un progressivo rallentamento della crescita che fa ben sperare”

Apre oggi ufficialmente Verduno e sarà l’ospedale Covid di tutto il Piemonte (video) dove verranno accolti pazienti che hanno superato la fase più critica per accompagnarli nel percorso finale di guarigione. “Si inizia con 55 camere, che possono diventare più di 100. Oltre a un’area di terapia intensiva e subintensiva per le emergenze” ha spiegato il presidente della Regione Alberto Cirio. Oggi, lunedì 30 marzo, arrivano i primi 20 pazienti.   

Rallenta la crescita dei contagi

Durante la conferenza stampa che si è svolta in serata, l’assessore Luigi Icardi ha reso noto che il tasso di raddoppio dei contagi è sceso da 2,4 a 7,2 giorni: “Vuol dire che gradatamente ci stiamo assestando, in quanto la curva cresce con progressione sempre minore. Un progressivo rallentamento della crescita che fa ben sperare”.

88 pazienti guariti, 243 in via di guarigione

Questo pomeriggio l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che il numero complessivo di pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, è salito a 88 (+13 rispetto a ieri), cosi suddiviso su base provinciale: 5 in provincia di Alessandria, 10 in provincia di Asti, 2 in provincia di Biella, 12 in provincia di Cuneo, 7 in provincia di Novara, 34 in provincia di Torino, 10 in provincia di Vercelli, 3 nel Verbano-Cusio-Ossola, 5 provenienti da altre regioni.
Altri 243 sono “in via di guarigione”, cioè risultati negativi al primo tampone di verifica dopo la malattia e attendono ora l’esito del secondo.

61 decessi nelle ultime 24 ore, 795 morti complessivi

Sono 61 i decessi di persone positive al test del “Coronavirus Covid-19” comunicati questo pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte: 1 in provincia di Alessandria, 3 in provincia di Asti, 1 in provincia di Biella, 3 in provincia di Cuneo, 1 in provincia di Novara, 35 in provincia di Torino,14 in provincia di Vercelli, 2 nel Verbano-Cusio-Ossola, 1 provenienti da fuori regione. Il totale complessivo è ora di 795 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 156 ad Alessandria, 35 ad Asti, 69 a Biella, 53 a Cuneo, 104 a Novara, 271 a Torino, 46 a Vercelli, 47 nel Verbano-Cusio-Ossola, 14 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

Situazione contagi

Sono 8.835 le persone finora risultate positive al “Coronavirus Covid-19” in Piemonte: 1.287 in provincia di Alessandria, 407 in provincia di Asti, 477 in provincia di Biella, 687 in provincia di Cuneo, 741 in provincia di Novara, 4.193 in provincia di Torino, 456 in provincia di Vercelli, 382 nel Verbano-Cusio-Ossola, 83 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 122 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale. I ricoverati in terapia intensiva sono 454. I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 26.578, di cui 15.283 risultati negativi.

Nuova piattaforma informatica di gestione dell’emergenza 

Processi di analisi dei tamponi, presa in carico dei pazienti, dimissioni e trasferimenti. Ma anche acquisizioni straordinarie di personale, servizi e presidi medici e gestione delle quarantene. Sono le principali funzionalità della nuova “Piattaforma Covid-19”, voluta dalla Regione Piemonte e messa a disposizione dell’Unità di Crisi regionale per affrontare con maggiore efficacia l’emergenza corona virus.
“La battaglia contro il coronavirus covid19 – osserva l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi - si combatte anche con i dati, che sono fondamentali per fornire all’Unità di crisi informazioni cliniche ed epidemiologiche condivise e in tempo reale, indispensabili per poter analizzare e decidere in tempi stretti, in un contesto in continua e rapidissima evoluzione”. La piattaforma informatica è stata progettata con il Consorzio per il Sistema Informativo (Csi) del Piemonte ed è a disposizione delle Regioni che ne avranno la necessità. “In pochi giorni, si è riusciti a mettere in piedi un sistema di dialogo tra tutte le Asl che fino ad un momento prima sembrava molto laborioso, se non impossibile da realizzare. Un modello che sarà certamente di estrema utilità per la Sanità piemontese, anche dopo questa emergenza” continua l’assessore Icardi.

A usare la piattaforma sono tutti gli attori coinvolti dall’emergenza: Unità di Crisi, 18 Aziende Sanitarie regionali (sanitarie, ospedaliere e ospedaliere universitarie), 13 laboratori analisi e laboratori privati convenzionati. In totale sono state finora distribuite credenziali di accesso a circa 700 operatori sanitari, 1.181 sindaci e oltre 90 rappresentanti delle forze dell'ordine e 20 operatori dell’Unità di crisi.
“In primo luogo – spiega l’assessore Icardi -, la piattaforma è in grado di supportare i sindaci piemontesi nella gestione delle quarantene. L’obiettivo è di fornire a ogni primo cittadino un elenco delle persone del proprio comune che le Aziende sanitarie regionali decideranno di mettere in isolamento. Attraverso la piattaforma è possibile seguire il percorso di cura di ogni persona che viene presa in carico dal sistema sanitario regionale, utilizzando in automatico i dati presenti nell’anagrafe assistiti regionale: dalla richiesta dei tamponi al loro esito, dal ricovero fino al trasferimento verso reparto o struttura, o alla dimissione in isolamento domiciliare”. Il sistema tiene traccia di tutte le richieste di tampone, monitorandone il percorso dall’azienda sanitaria verso il laboratorio autorizzato e la registrazione del risultato. In più, consente anche di gestire la disponibilità dei posti letto nelle varie strutture (in base ai target impostati dall’Unità di crisi), monitorare quelli disponibili in tempo reale nelle aree critiche (terapia intensiva, semi-intensiva, media intensità, etc) e mettere a disposizione una panoramica di tutti i posti letto liberi e occupati in ogni ospedale.

I laboratori diagnostici per i test sul COVID-19 

Progredisce secondo il programma stabilito dall’Unità di crisi l’aumento sul territorio dei laboratori diagnostici in grado di effettuare i test sul COVID-19. A inizio settimana scorsa sono entrate in funzione due nuove macchine all’Amedeo di Savoia, due alle Molinette e una al Maggiore della Carità di Novara. Ora sono in funzione anche i laboratori del Mauriziano e del gruppo privato Cdc, i laboratori degli ospedali di Biella, Vercelli, Asti e Candiolo. È prevista invece in settimana l’entrata in funzione dei laboratori degli ospedali San Luigi di Orbassano, di Rivoli, di Borgomanero, quello del gruppo Lamat e quello dell’Istituto Zooprofilattico. “Con questo rafforzamento - ha dichiarato l’assessore alla Sanità, Luigi Genesio Icardi – dai circa mille tamponi eseguiti dello scorso fine settimana siamo passati ai 2.733 di venerdì 27 marzo. E a regime il nostro obiettivo è quello di arrivare ai 4.000 test”.

Inizia la produzione di mascherine chirurgiche “made in Chieri”

“Martedì (31 marzo, ndr) a Chieri verranno prodotte le prime 500 mascherine chirurgiche certificate, grazie alla sinergia di due realtà imprenditoriali locali, la Tessitura Brunetti e la Traces”: ad annunciarlo nei giorni scorsi è stato il Sindaco di Chieri Alessandro Sicchiero. Le mascherine chirurgiche saranno prodotte nella Tessitura Brunetti (fondata nel 1920 e con sede in via Cafasso 6 a Chieri), mentre la Traces si occuperà del trattamento finale, del packaging e della commercializzazione. Le mascherine, realizzate in osservanza delle procedure stabilite dall’Iss-Istituto Superiore di Sanità, sono un dispositivo medico non marchiato CE ai sensi di legge, realizzato con un tessuto a sei strati di cotone e tessuto-non tessuto, con trattamento anti-goccia, lavabili per 10 volte o sterilizzabili per 5 volte. L’obiettivo è arrivare ad una produzione giornaliera di almeno 5mila mascherine chirurgiche, con distribuzione a livello nazionale. Oltre alle mascherine chirurgiche, la Traces a breve inizierà la produzione di un altro dispositivo medico: un igienizzante per le mani, per il quale si attende la conclusione dell’iter registrazione ministeriale entro 10-15 giorni. 

“Siamo orgogliosi che in un momento così drammatico, di grave carenza di mascherine, nel nostro territorio possa avviarsi una così importante attività – commenta Alessandro Sicchiero –. Ringrazio Brunetti e Tartaro che hanno deciso di donare al Comune di Chieri uno stock di mascherine, come atto di sostegno alla nostra popolazione. Il Comune procederà poi all’acquisto di un certo quantitativo di questi dispositivi, che metteremo a disposizione del personale sanitario, dei soggetti più fragili e delle categoria più esposte”.
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