Minacciata per mesi, la pedina e la segue anche in commissariato... mentre lei va a denunciarlo
Arrestato dalla polizia
Tra i due era nata una relazione d'amore mentre erano colleghi di lavoro. Poi, come purtroppo a volte accade, quella relazione era finita.
E qui iniziano i giorni, le settimane e i mesi di terrore per una donna di 36 anni. L'ennesima vittima delle molestie di un uomo che non si arrende alla fine di una storia.
Mesi fatti di minacce, insulti, aggressioni. Di persona, aspettandola sotto casa o pedinandola, o mediante la messaggistica di Whatsapp.
Almeno fino a venerdì scorso, 27 marzo 2020, quando la donna ha deciso di recarsi dagli agenti del commissariato Barriera di Milano per denunciare il suo stalker, un 41enne italiano.
Ma qualche giorno fa, poco dopo essere entrata per denunciarlo, in quello stesso commissariato si presenta anche lui. Motivo? Vuole denunciarla.
I poliziotti, però, fermano l'uomo e iniziano a perquisire l'auto dell'uomo, parcheggiata a poche decine di metri dal commissariato e anche da quella della donna.
In macchina trovano un taser, quel dispositivo che permette di inviare una scarica elettrica, in possesso alle forze dell'ordine. Inevitabile, a quel punto, la perquisizione domiciliare e nei locali della sua attività. Nella prima viene trovata una pistola da softair, subito sequestrata. Nei secondi, invece, un altro taser, una noccoliera in acciaio e un proiettile calibro 38 inesploso.
Per questi motivi, l’uomo viene arrestato per "stalking" e denunciato per il possesso del taser e del proiettile.