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Cronaca Parella

Lo stuzzicadenti nella pulsantiera per disturbare la ex: arrestato lo "stalker del citofono"

Non accettava la fine della storia

Per gli agenti della Squadra Volante era lo "stalker del citofono", perché capace di molestare di continuo la ex compagna proprio suonando ripetutamente il citofono.

Almeno fino a venerdì scorso, 15 maggio 2020, quando, attorno alle 3.30 della notte, nel quartiere di Parella, sono intervenuti e lo hanno arrestato per "atti persecutori".

A chiamare le forze dell'ordine è stata proprio la vittima, stufa di essere disturbata nel cuore della notte dall'ex, che la tempestava anche di messaggi offensivi via cellulare. 

Arrivati sul posto, gli agenti hanno anche appurato come la pulsantiera del citofono fosse stata bloccata dall'uomo utilizzando uno stuzzicadenti, proprio per disturbare il sonno della ex.

Di qui l'avvio di una ricerca, finita qualche via più avanti: quando è stato fermato, quel 28enne rumeno era in palese di stato di ebbrezza.

Poche ore prima, un'altra pattuglia era arrivata nel palazzo della donna per la stessa ragione. Ma in quella circostanza, lo stalker era riuscito a dileguarsi in tempo. 

Una volta arrestato, la donna si lascia andare e, tra le lacrime, racconta come avesse interrotto il rapporto proprio per via dei comportamenti ossessivi, minacciosi e violenti dell'uomo. Durante e dopo la fine del rapporto. 

Anche quella sera, l'uomo aveva avvicinato la ex, iniziando a insultarla. Lei era riuscita a trovare rifugio in casa. Pensando fosse finita lì. E invece inizia un incubo, durato ore. 

Perché lui inizia a suonare il campanello. Di continuo. Senza sosta. E quando la polizia era arrivata per il primo controllo, si era solo nascosto per evitare guai. Per poi riprendere, proprio quando la donna era riuscita ad addormentarsi. 

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