Donne derubate davanti a supermercati e cimiteri: la banda finisce in manette
Con i soldi compravano televisori e scarpe
Prendevano di mira le donne sole. Che si recavano o uscivano dal supermercato o dal cimitero. Poi, in pochissimi secondi, le derubavano della borsa - che spesso e volentieri lasciavano in auto - dove all'interno c'erano soldi, bancomat e carte di credito.
Due gli arrestati, fra Nole e Torino, dai carabinieri del comando provinciale e dei carabinieri della compagnia di Venaria, con il supporto dell'unità cinofila di Volpiano.
In manette sono finiti, in esecuzione all'ordinanza di custodia cautelare in carcere e agli arresti domiciliari firmata dal gip del tribunale di Ivrea, un sinti di 46 anni di Carignano, anche se domiciliato a Villanova Canavese, e un sinti torinese di 50 anni, residente a Nole. Per loro l'accusa è di "furto aggravato in concorso”, "indebito utilizzo di carte di credito e di pagamento in concorso" e "ricettazione in concorso".
Il primo si trova in carcere a Torino, il secondo ai domiciliari.
Secondo gli inquirenti, i due hanno commesso i furti tra aprile e maggio 2019 nei Comuni di Mathi, Busano, Balangero, Ciriè e San Maurizio Canavese.
Inoltre, utilizzavano i bancomat rubati per prelevare complessivamente 3.500 euro e anche per acquistare un televisore e delle scarpe per un valore di 850 euro.
Il 46enne di Villanova, inoltre, è ritenuto responsabile di un furto in un appartamento di Coassolo.
A seguito delle perquisizioni nelle rispettive abitazioni, sono stati trovati il televisore, le scarpe, un orologio in oro “Paul Picot” del valore di 4mila euro, tutto sequestrato.