Venditori abusivi di frutta e verdura con il "vizietto" della truffa: in due finiscono nei guai
La merce donata dai carabinieri alla Caritas
Si posizionavano con il loro furgone, di colore bianco, nella zona del cimitero di Caselle, in via San Vittore, o nella zona del Prato Fiera, a ridosso del centro cittadino.
Poi, senza alcun permesso per la vendita, mettevano in bella vista le cassette piene di frutta e verdura ed attendevano gli anziani per proporre loro "l'affare".
Ovvero pere, arance, mandarini o peperoni a prezzi piuttosto scontati come "specchietto per le allodole", visto che puntavano, spesso e volentieri, ai loro portafogli o, in alcuni casi, a cedere più cassette: la prima con frutta e verdura in ottimo stato di conservazione. Le altre, nascoste, con merce deteriorata.
A scoprirlo sono stati i carabinieri di Caselle alcuni giorni fa. I militari li hanno fermati dopo una serie di segnalazioni. Al momento dei controlli, i due ambulanti abusivi - un 60enne e un 45enne, entrambi di Afragola, in provincia di Napoli - sono stati trovati sprovvisti delle autorizzazioni per la vendita itinerante ma con 1.500 euro in contanti di dubbia provenienza.
Di qui la multa pari a 5.064 euro a testa, il sequestro ai fini della confisca del furgone e il sequestro della merce.
Merce che questa mattina, martedì 18 dicembre 2018, è stata consegnata dai carabinieri - alla presenza del comandante di stazione, il maresciallo maggiore Fabio Fornaiolo, e del sindaco Luca Baracco - ai responsabili della Caritas di Caselle.
Le 86 casse di frutta e verdura - che avrebbero fruttato un migliaio abbondante di euro - ora verranno distribuite alle famiglie meno abbienti di Caselle nei giorni antecedenti il Natale e il Capodanno.