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Cronaca

10mila euro per la cena in bianco. Grimaldi: "Soldi per un flashmob"

Il consigliere di Sel prepara un'interpellanza: "la cena in bianco è costata 10mila euro". Ma non era tutto gratis?

10mila euro per una cena. Che poi doveva essere pure gratis. La "cena in bianco" organizzata alla Tesoriera (8mila persone vestite rigorosamente in bianco, convenute per un grande flash mob) rischia di sollevare una grossa grana. Marco Grimaldi di Sel ha infatti preparato un'interpellanza per conoscere le motivazioni che hanno spinto la giunta ad erogare alla cena in bianco ben 10mila euro.

Una cena che, come ricorda Grimaldi, era un flash mob "presentato e promosso in quanto tale e che dunque dovrebbe essere caratterizzato dalla spontaneità dell’iniziativa".

“Ognuno porta da casa tavolo e sedie, tovaglia bianca in tessuto, cesto o borsa picnic con le vivande necessarie per la  cena”, si legge sul comunicato dell’evento. Anche la pulizia era fai-da-te, poiché tutti gli invitati avrebbero portato via i propri rifiuti. Tutto gratis, dunque. E dunque da dove viene fuori la necessità di finanziare un evento gratuito con 10mila euro? Secondo Grimaldi e i consiglieri firmatari (Marta Levi, Lucia Centillo, Laura Onofri, Michele Curto, Guido Alunno, Michele Paolino, Gianni Ventura), si tratta di uno schiaffo alla cultura "underground", alla quale non viene dato spesso alcun finanziamento.

 “Risulta assai arduo comprendere il grande valore culturale di un pic-nic autogestito – spiegano i consiglier dell’interpellanza – che non promuove campagne di sensibilizzazione sull’alimentazione o sul consumo sostenibile bensì unicamente l’eleganza, soprattutto in considerazione della dura crisi che colpisce il Paese e la Città”.

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