Coronavirus, cos'è il tampone faringeo e come funziona
Accerta il contagio e la guarigione
Cos'è il tampone faringeo? Si tratta di uno strumento che viene utilizzato per verificare il contagio e la guarigione, analizzando la mucosa della faringe.
Il tampone consente di raccogliere nel cavo orale i campioni nei quali poi sarà cercata l'eventuale presenza di copie di particelle del virus.
Emergenza Coronavirus: cos'è il tampone faringeo
In parole semplici il tampone faringeo è un lungo cotton fioc, una sorta di bastoncino con un'estremità ricoperta di cotone. Per poter analizzare la mucosa, il tampone viene introdotto nella bocca del paziente. Non si tratta di un esame lungo, né doloroso: in pochi secondi muco e saliva vengono prelevati e la percezione è al massimo quella di un lieve fastidio.
Una volta che è stato raccolto il materiale genetico, il tampone viene immediatamente immerso in un gel specifico e spedito a uno dei laboratori specializzati.
A questo punto se l'esito del test è positivo, si procede con un ulteriore test: il protocollo prevede una seconda verifica che può confermare, stavolta in modo definitivo, il contagio.
Il tampone faringeo, ad oggi, rappresenta l'unico modo per accertare il contagio e successivamente la guarigione.
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