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Giovedì, 25 Aprile 2024
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 Stufe e camini accesi con l’alcool: 3 ustionati in 5 giorni

In prognosi riservata un uomo di San Giorgio Canavese 

In Piemonte 34 persone ogni anno, quasi tre al mese, rimangono ustionate per aver acceso stufe o camini con materiale infiammabile (alcool). Solo negli ultimi 5 giorni sono 3 i pazienti ricoverati al Centro Grandi Ustionati dell'ospedale Cto della Città della Salute di Torino (diretto dal dottor Maurizio Stella): hanno riportato estese lesioni da ustione dovute proprio all’accensione di stufe o camini con materiale infiammabile.

Dei tre pazienti in due casi la prognosi è stata riservata e per almeno uno, proveniente dalla zona di Carrù (Cn) vi è un rischio severo di perdere la vita. Invece stanno migliorando le condizioni di un paziente rimasto ustionato nei giorni scorsi nel Torinese (proveniente da San Giorgio Canavese), mentre il terzo ustionato di Bagnolo Piemonte (Cn) aveva lesioni meno gravi. 

102 persone ustionate in 3 anni

Si tratta di un evento frequente e ripetuto: negli ultimi 3 anni sono stati ricoverati ben 102 pazienti che si sono lesionati a domicilio manipolando imprudentemente liquidi infiammabili, con una mortalità del 12%. Considerato che i ricoveri complessivi al Centro sono stati 236, si tratta quindi di più del 40%. 

L’appello  

Si vuol dunque fare un appello affinché le persone smettano di attizzare il fuoco con l’alcool. Si consiglia di non tenerlo in casa per un utilizzo non consono e pericoloso (pulizie, disinfezioni, frizioni ai malati, bruciare zecche, bruciare ramaglie), utilizzi che si potrebbero fare meglio ed in maggiore sicurezza con altri prodotti.

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