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Universiadi 2025, la manifestazione è a rischio: "Il Governo deve garantire i fondi"

L'appello a Roma del Comitato promotore

Le Universiadi Invernali 2025 assegnate da poco al capoluogo piemontese, rischiano di saltare. Torino infatti ha lanciato un appello a Roma: "Entro il 30 luglio il Governo deve garantire le coperture finanziarie, altrimenti i giochi rischiano di saltare". 

Il comitato promotore della manifestazione - formato dal presidente Fabrizio Ricca (Regione Piemonte), Antonino Iaria (Comune di Torino), Lorenzo Lentini (Cusi), RIccardo D'Elicio (Cus), Stefano Geuna (Università di Torino), Guido Saracco (Politecnico), Gian CArlo Avanzi (Università del Piemonte Orientale) e Alessandro Sciretti (Edisu) - ha approvato il proprio statuto poichè crede nell'obiettivo, un progetto che può portare sul territorio importanti ricadute economiche. Però mette le mani avanti e si rivolge a Roma. 

"I nostri sforzi - ha detto Fabrizio Ricca, assessore allo Sport regionale del Piemonte  - devono fare i conti con le sempre più strette tempistiche che ci separano dal completamento dell’iter di assegnazione di questo evento. La nostra preoccupazione, in questo caso, è legata alla necessità di ottenere dal Governo delle garanzie chiare e definitive relative alla copertura finanziaria per concretizzare quello che al momento, senza un apporto economico certo, rischia di essere un meraviglioso progetto destinato a rimanere sulla carta. E in più, oltre a questo, un progetto in cui tutte le realtà promotrici hanno investito tempo e impegnato risorse economiche". 

Prosegue Ricca: "È il 30 luglio la data che separa l’arrivo delle Universiadi in Piemonte dal rischio di perderle. È entro questa data, infatti, che il nostro comitato ha necessità di vedersi concretizzare la copertura finanziaria necessaria per proseguire con i lavori e che serviranno per realizzare le residenze universitarie, futuro lascito dei giochi al territorio. Siamo fiduciosi che il Governo manterrà le promesse che ci hanno accompagnato in questi anni ma il nostro ruolo, ora, ci impone di palesare queste preoccupazioni relative a un tema che non può più essere rimandato. Se la copertura finanziaria non ci sarà, la nostra regione perderà una grande occasione di rilancio e le responsabilità non potranno essere addebitate a questo comitato". 

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