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Morire costa troppo, aumentano le sepolture fuori Torino: in città le tariffe più care d'Italia

Si pensa a un nuovo tempio crematorio

Torino pensa a un nuovo tempio crematorio. Aumentano i decessi - nel 2018 sono stati piú di 12mila, circa 600 in più del 2016 - ma nonostante ciò l'Afc, la società che gestisce i servizi cimiteriali, incassa meno. In quattro anni infatti il fatturato è passato da 18,5 milioni a 14,4: un calo dovuto soprattutto al fatto che le tariffe cimiteriali di sepoltura sono le più care d'Italia.

Il numero delle sepolture a Torino rappresenta solo il 28% dei funerali, in crescita costante: in genere, insomma, si prediligono le sepolture fuori città. Mentre aumentano le cremazioni. Se nel 2001 queste rappresentavano il 22% dei funerali, nel 2018 sono salite al 36%. Proprio per questo motivo a Palazzo Civico si pensa a un nuovo crematorio al cimitero Parco di via Bertani, in aggiunta a quello già esistente al Monumentale, gestito da Socrem.

In particolare l'assessore Marco Giusta si è detto interessato, su proposta del capogruppo dem Stefano Lo Russo, a rispolverare un progetto del 2014 dell'allora sindaco Piero Fassino.

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