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Domenica, 28 Aprile 2024
Attualità Susa / Corso Inghilterra, 66

L'ospedale di Susa è sempre più innovativo: indagini radiologiche con il 30% di radiazioni rispetto al passato

Con il Sistema Radiologico Telecomandato 

Dopo la tac di ultima generazione e l'ecotomografo per il Day Service Materno Infantile, si rinnova ancora l'ospedale di Susa, in particolar modo il reparto di Radiologia.

Nell'ambito della transizione ecologica, l'Asl To3 ha deciso di acquistare un nuovo sistema telecomandato per la diagnostica radiologica di ultima generazione.  

Il nuovo strumento - costato poco meno di 280mila euro, attraverso fondi Pnrr - consente di ottenere immagini radiologiche di elevato valore diagnostico con una netta diminuzione delle radiazioni: circa il 30% in meno rispetto ai macchinari di vecchia generazione.

“L’investimento sull’Ospedale di Susa e l’attenzione per la salute della popolazione del territorio sono impegno costante di questa direzione – sottolinea Franca Dall’Occo, direttore generale dell’AslTo3 – e il nuovo apparecchio radiologico che presentiamo oggi, con la ricaduta positiva sulla qualità dell’attività clinica, ne è un esempio. Il sistema sanitario nazionale sta attraversando una fase particolarmente critica, non solo in questo distretto. La sfida a cui siamo chiamati come amministratori è offrire il meglio delle cure possibili, anche in termini di dotazione tecnologica in supporto dell’attività clinica, conservando e potenziando l’offerta esistente e l’Ospedale di Susa è al centro della nostra strategia di sviluppo”. 

Entro la fine del 2023, altri due sistemi radiologici polifunzionali saranno posizionati al polo sanitario di Giaveno e nel presidio sanitario di Pomaretto. 

Cos’è il Sistema Radiologico Telecomandato 

Il Sistema Radiologico Telecomandato utilizza sistemi informatici esperti che dialogano in sintonia con il sistema informativo dell’Asl To3 e permette di eseguire tutte le indagini radiologiche convenzionali e anche procedure più delicate di radiologia interventistica addominale. 

L’apparecchio utilizza un sistema a "cross-levers", sicuro anche per pazienti fragili e con ridotta mobilità.  

La ricaduta della nuova apparecchiatura riguarda quindi anche i flussi di pronto soccorso, contribuendo a una velocizzazione delle procedure con la riduzione dei tempi dell’iter diagnostico dei pazienti. 

L’intervento di adeguamento degli spazi 

Per ospitare la nuova apparecchiatura, l'Asl To3 ha dovuto ampliare e adeguare gli spazi nel reparto. La sala numero "2" è stata ampliata, schermata e sono state rifatte pavimentazione e tinteggiatura, oltre a dare forma al supporto per il macchinario, che scorre su appositi binari. 

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