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Previsti 3.000 sfratti dal primo ottobre a Torino e provincia: "Una bomba sociale pronta a esplodere"

La preoccupazione dei sindacati

Nella sola provincia di Torino srebbero 3.000 gli ordini di sfratto pronti a partire dal prossimo 1 ottobre. I sindacati la definiscono una "bomba sociale pronta a esplodere" ed è per questo motivo che questa mattina, lunedì 27 settembre, si sono radunati davati alla sede dell'ATC per manifestare. Presenti Cgil, Cisl, Uil e i sindacati degli inquilini Sunia, Sicet e Uniat. 

"L'amministrazione metta a disposizione immobili pubblici che possano far fronte alle situazioni di emergenza perché casa e lavoro restano diritti primari", hanno chiesto i sindacati che poi hanno auspicato l'apertura di un tavolo in Prefettura per discutere dell'emergenza. 

I vertici dell'ATC torinese in mattinata hanno incontrato i rappresentanti delle organizzazioni sindacali: "L'attuale Consiglio di Amministrazione ha avviato da tempo un processo di riorganizzazione dell'ente, che ha già mostrato importanti risultati. È stato riorganizzato il lavoro sulla filiera degli alloggi sfitti, in modo da ristrutturarli nel più breve tempo possibile. Sono più di 100 le assemblee già convocate per realizzare interventi fondamentali sul patrimonio immobiliare grazie agli incentivi previsti dal Superbonus 110% e a breve partiranno nuovi sportelli decentrati nei quartieri", ha spiegato il presidente di Atc, Emilio Bolla, che poi ha aggiunto, "Il primo pensiero va sempre ai nostri inquilini, famiglie in difficoltà, cui dobbiamo offrire ogni giorno servizi efficienti e tempestivi". 

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