rotate-mobile
Attualità

Parco della Salute, l'appello di industriali e atenei: "Serve un'accelerata"

Da martedì 14 novembre, quattro incontri aperti alla cittadinanza: "Perché non possiamo farne a meno"

"Perché non possiamo fare a meno del Parco della Salute, Ricerca e Innovazione di Torino", un progetto di cui si parla da 20 anni, considerato necessario per sostituire un ospedale quasi centenario, e che deve essere portato a termine al più presto. Di questo si parlerà nei quattro incontri aperti al pubblico messi a punto da Politecnico, Dipartimento di Giurisprudenza, Scuola di Medicina, Unione Industriali e Polo del 900 che ruoteranno attorno a un decalogo che mette a fuoco le motivazioni del progetto, evidenziandone la centralità.    

"Ci sono elementi come l'innovazione, la tecnologia, la crescita e l'assistenza - ha commentato Giorgio Marsiaj, presidente dell'Unione Industriali - che creano tra soggetti diversi una partnership di lungo periodo. Insieme possiamo fare la differenza. Torino sta cambiando e sta andando nella direzione giusta. I tempi non possono essere dettati dalla politica".

Dal sostituire gli spazi obsoleti con una struttura al passo con i tempi e più sostenibile al concentrare in un unico polo, saperi e tecnologie all'avanguardia contribuendo a contenere la crescente mancanza di vocazione verso la professione sanitaria, all'attrarre studenti, competenze ma anche investimenti e lavoro. Questi i motivi secondo i quali l'opera va portata a termine e di cui si parlerà nei quattro incontro: un modo come un altro per coinvolgere il più possibile la cittadinanza nel progetto e accelerarne la realizzazione.

"Del Parco della Salute si è parlato la prima volta 20 anni fa - ha commentato Antonio Amoroso, professore di Genetica - Ora il finanziamento è stato trovato e sono emersi diversi elementi favorevoli: sembra, insomma, di iniziare a vedere la luce in fondo al tunnel. Ma c'è la necessità di arrivare alla fine, bisogna arrivare alla conclusione".

"Le procedure sono uguali in tutta Italia - ha commentato Roberto Cavallo Perin, docente di Diritto amministrativo -, ma Torino negli ultimi anni, non ha saputo tener testa come sistema. Le altre città quando c'è un progetto, si muovono in blocco: dal politico, al tecnico fino all'esperto. A Torino ci si muove in maniera individuale, quindi è necessario cambiare modo di lavorare: dobbiamo imparare a fare squadra per ottenere una visibilità maggiore". 
 
Il primo incontro - "Cos'è il Parco? Modelli, funzionamento, procedure e tempi" - si svolgerà domani, martedì 14 novembre, al Castello del Valentino, mentre gli altri saranno con cadenza mensile al Campus Einaudi, all'Unione Industriali e alla Scuola di Medicina. 

Continua a leggere le notizie di TorinoToday, segui la nostra pagina Facebook e iscriviti al nostro canale WhatsApp

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Parco della Salute, l'appello di industriali e atenei: "Serve un'accelerata"

TorinoToday è in caricamento