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2024 di novità per la Sanità torinese: via ai lavori del "Parco della Salute", nasce l'Azienda ospedaliera Regina Margherita

Partite le lettere di invito alle due imprese in gara

Sono partite le lettere di invito alle due imprese in gara per la realizzazione del Parco della Salute di Torino. Ora avranno quattro mesi di tempo, ovvero fino al 12 aprile 2024, per consegnare la proposta di progetto definitivo.

"Siamo ampiamente nei tempi concordati con il Ministero e abbiamo mantenuto la promessa di far partire le lettere di invito entro novembre. Fin dal mio primo giorno come presidente sbloccare lo stallo che da anni coinvolgeva questo progetto è stata una assoluta priorità, come per altre opere fondamentali che abbiamo fatto ripartire l’impegno messo in campo anche sul Parco della Salute sta dando i suoi frutti", commenta il governatore della Regione, Alberto Cirio. 

Il progetto prevede una spesa complessiva di 494.8 milioni di euro, di cui 203.5 pubblici. Di questi ultimi, la Regione ha da poco messo sul piatto 72 milioni di euro per coprire gli extra costi, visto l'aumento dei prezzi che si è determinato a partire dal 2019.

Anche il canone annuale di 32 milioni potrà vedere un adeguamento intorno al 20%. Si tratta di cifre tutte comprensive di Iva che saranno oggetto del bando di gara e quindi passibili di ribasso. 

"Stiamo procedendo come da nostro cronoprogramma, ampiamente nei termini che abbiamo condiviso con gli uffici ministeriali. La previsione è di arrivare all’aggiudicazione l’estate prossima con la prospettiva dell’avvio dei lavori entro il 2024", sottolinea il commissario straordinario per il Parco della Salute di Torino, l’avvocato dello Stato, Marco Corsini.

Per l'assessore regionale alla Sanità, Luigi Icardi, si tratta di una "opera fondamentale. Abbiamo garantito le risorse per far proseguire la gara e altrettanto faremo per le dotazioni e le apparecchiature tecnologiche, che sono determinanti in un ospedale che sarà centro di ricerca e di didattica di eccellenza".

Il Parco della Salute diventerà non solo il più grande polo sanitario del Piemonte, ma uno dei più importanti e strategici in Italia per la cura, la formazione e la ricerca clinica e biomedica. Confluiranno sotto le ali del nuovo Parco l’ospedale delle Molinette, il Cto (quest’ultimo insieme all’Unità Spinale parte dell’azienda sanitaria e fisicamente in continuità con la sua sede attuale) e il Sant’Anna, ad eccezione dell’Ospedale infantile Regina Margherita che resterà al di fuori dal Parco della Salute come azienda sanitaria autonoma. 

Nasce l'Azienda ospedaliera Regina Margherita

A Torino nasce l'Azienda ospedaliera Regina Margherita. Lo ha deciso la Giunta regionale su proposta dell'assessore Luigi Icardi. Sarà operativa a partire da gennaio 2024. 

Dopo il "via libera" del consiglio regionale, dovrà essere nominato un commissario che, assieme al direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Città della salute e della scienza di Torino e con la supervisione della Direzione Sanità, dovrà dare "corpo e anima" all'Azienda stessa. 

"Manteniamo l’impegno a costituire un presidio ospedaliero d’eccellenza interamente dedicato all’area materno-infantile – commenta l’assessore Icardi - in coerenza con le attestazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e delle varie Società scientifiche nazionali ed internazionali, secondo cui l’assistenza al bambino, a partire dalle prime epoche di vita sino all’adolescenza, va mantenuta distinta da quella dell’adulto. Il progetto di scorporo elaborato dal Collegio Tecnico prevede un presidio funzionalmente, organizzativamente e amministrativamente autonomo e indipendente, capace di rispondere con specificità e coerenza ai nuovi bisogni dell’area pediatrica, attraverso prestazioni di media e alta complessità che garantiscono la presa in carico globale e multidisciplinare del bambino e della sua famiglia, tenendo conto delle istanze culturali e sociali del contesto geografico di riferimento".

Il progetto sarà contemperato da appropriati passaggi attuativi che meglio tutelino la ordinata gestione e il coordinamento degli atti da assumere per permettere di operare senza rischi di soluzione di continuità, nella massima tutela dei pazienti e della efficacia delle soluzioni organizzative.

"Abbiamo tenuto fede a una parola che avevamo dato – commenta l’assessore regionale Andrea Tronzano - mantenere la specificità pediatrica del Regina Margherita. Una promessa che avevamo condiviso con quasi 140mila persone che avevano firmato una mia petizione di salvaguardia nel 2018. Come sempre detto i bambini non sono adulti in miniatura e necessitano sicuramente di una progettualità strutturale e funzionale specifica e mirata, che tenga anche conto dei genitori".

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