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Vicenda pandoro, Chiara Ferragni: "Donerò 1 milione di euro al Regina Margherita. È stato un errore di comunicazione"

"Questo è quello che voglio fare ora. Chiedere scusa e dare concretezza a questo mio gesto"

Chiara Ferragni ha annunciato oggi che donerà 1 milione di euro all’ospedale Regina Margherita. L'influencer, in lacrime su Instagram, ammette di avere fatto un errore di comunicazione e annuncia la donazione all'ospedale torinese dopo le polemiche e i provvedimenti presi in merito alla vicenda del pandoro 'solidale' prodotto da Balocco e griffato Chiara Ferragni.

"Sono sempre stata convinta - spiega nel video - che chi è più fortunato ha la responsabilità morale di fare del bene. Questi sono i valori che hanno sempre spinto me e la mia famiglia e questo è quello che insegniamo ai nostri figli. Insegniamo anche che si può sbagliare e che quando capito bisogna ammettere e se possibile rimediare all’errore fatto e farne tesoro. Questo è quello che voglio fare ora. Chiedere scusa e dare concretezza a questo mio gesto. Devolverò un milione di euro al Regina Margherita per sostenere le cure dei bambini, ma non basta: lo voglio fare pubblicamente perché mi sono resa conto di avere commesso un errore di comunicazione di cui farò tesoro in futuro, separando le attività di beneficenza, che ho sempre fatto e che continuerò a fare, dalle attività commerciali perché anche se il fine ultimo è buono, se non c’è stato un controllo sufficiente sulla comunicazione si possono generare degli equivoci".

“Impugnerò il provvedimento”

"Come ho già detto nei giorni scorsi, impugnerò il provvedimento dell’Agcm perché lo ritengo sproporzionato e ingiusto. Il mio errore, in buona fede, è stato legare con la comunicazione un’attività commerciale a una di solidarietà. Purtroppo si può sbagliare, mi dispiace averlo fatto e mi rendo conto che avrei potuto vigilare meglio, ma se la sanzione dovesse essere, come io spero, inferiore a quella decisa dall’Agcm, la differenza verrà aggiunta al milione di euro. Nei prossimi giorni parlerò con il Regina Margherita per capire come l’ospedale utilizzerà la somma da me donata e vi racconterò periodicamente gli aggiornamenti. Il mio errore rimane, ma voglio far sì che da questo errore si generi qualcosa di costruttivo e di positivo. Grazie mille", ha concluso l'influencer.

La replica dell'ospedale

"Che si tratti di poche decine di euro o di cifre molto alte, come sempre mi sento di ringraziare chi decide di fare beneficenza per la generosità dimostrata. E questo caso non è certo diverso. Valuteremo congiuntamente in quale modo utilizzare queste risorse che potranno offrire un grande aiuto ai nostri bambini - commenta il Direttore del Dipartimento di patologia e cura del bambino del Regina Margherita, professoressa Franca Fagioli - . Certamente potremo pensare a migliorare ulteriormente il percorso di la diagnosi e cura dei nostri bambini con percorsi umanizzati ed innovati tecnologicamente  ad alta innovazione tecnologica".

Codacons: "Vergognose lacrime di coccodrillo"

"Da Chiara Ferragni arrivano oggi vergognose lacrime di coccodrillo per ripulire la sua immagine pubblica dopo la multa dell’Antitrust sul caso Balocco". Lo afferma il Codacons - promotore assieme ad Associazione Utenti dei Servizi Radiotelevisivi dell’esposto all’Autorità da cui è scaturita la sanzione - che proprio oggi deposita l’annunciato esposto a 104 Procure della Repubblica di tutta Italia per l’ipotesi di truffa aggravata. "Non scuse e mai più beneficenza (che si scrive senza la “i”…) da chi finge di pentirsi e tenta di ricattare i giudici con promesse di donazioni finalizzate ad ottenere una riduzione della sanzione Antitrust – afferma il Codacons -. Chi continua a far finta che il dolo di questa abominevole operazione di lucro sia solo un ‘errore di comunicazione’ o non capisce, o fa finta di non capire, e quindi non deve donare più nulla, e se vuole fare beneficenza può depositare il milione di euro promesso presso la Presidenza del Consiglio che provvederà a beneficare chi veramente ne ha bisogno. Intanto il Codacons ha fatto partire oggi gli esposti a 104 Procure della Repubblica di tutta Italia in cui si chiede di aprire indagini sul territorio in merito al caso del pandoro griffato Ferragni per la possibile fattispecie di truffa aggravata". 

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