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Università, il Tar boccia il numero chiuso a Psicologia

"L'ateneo proceda con le immatricolazioni"

Niente numero chiuso a Psicologia. La sentenza definitiva del Tar, relativa alla previsione del numero programmato nel corso di Psicologia all'Università di Torino, parla chiaro: l'ateneo dovrà procedere immediatamente con le immatricolazioni. Si tratta di un ricorso all’interno della campagna “Effetto Domino”, lanciata dall’Unione degli Universitari per contrastare l’abuso che si stava facendo della programmazione dell’accesso negli atenei italiani. Per stabilire il numero chiuso, sono necessari requisiti ben precisi e a Torino mancano. Non sono sufficienti dunque il sovraffollamento delle lezioni, la mancanza di spazi e di personale, come denunciato dal direttore di dipartimento di Psicologia, Alessandro Zennaro. 

“È una vittoria importantissima, l’ennesimo tassello del domino che crolla - ha dichiarato Valeria Sartori, coordinatrice dell’Unione degli Universitari Torino -. Dopo i primi pronunciamenti semi favorevoli nella fase cautelare, che hanno permesso già da marzo a molti studenti di essere immatricolati, è arrivata la certificazione delle nostre ragioni con una sentenza di merito che parla chiaro. È illegittimo qualsiasi numero chiuso che non si richiami esclusivamente all’articolo 2 della legge 264 del 1999. Gli studenti interessati hanno già dovuto attendere troppo, vedendo la propria carriera accademica sospesa: l’Ateneo torinese, come peraltro aveva già fatto in sede cautelare, provveda immediatamente a sciogliere ogni tipo di riserva nell’iscrizione degli studenti e a consentire l’immatricolazione regolare a tutti coloro che hanno sostenuto il test ad inizio anno accademico."

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