Parco Dora, il murales per dire no alle molestie verbali nei confronti delle donne
L'opera è dell'artista torinese Alice Arduino
C'è un nuovo murales a Parco Dora. Questa volta però si tratta di un'opera di denuncia, contro le molestie 'verbali' che le donne spesso sono costrette a subire per strada. Il cosiddetto 'cat calling', di cui ultimamente si parla sempre più spesso, è al centro dei disegni di street art dell'artista torinese Alice Arduino che ha scelto i muri di Parco Dora, un luogo molto frequentato da giovani e adulti per fare sport e trascorrere il tempo libero, per sensibilizzare sul tema.
"My clothes are not my consent. My body, my rules, my choice #NoCatcalling" ("I miei vestiti non autorizzano il mio consenso. Il mio corpo, le mie regole, le mie scelte. No alle molestie di strada"): questo recita lo slogan che accompagna l'opera, una donna stilizzata con tanti capelli, che ricorda un po' una bambola di pezza. Come è vista cioè da alcuni uomini, considerato l'approccio nei suoi confronti, spesso sfacciato e volgare.
Alice Arduino esprime dunque il suo dissenso attraverso il disegno: "Non chiamiamo i commenti a sfondo sessista per strada o al lavoro 'complimenti' - specifica l'artista - . I complimenti sono quelli fatti in luoghi appropriati, con educazione, volti a un interesse verso una donna, alla sua testa, talento e alla sua persona. Non c'è nulla di male nel dire a una donna che è bella, ma è necessario che vi sia confidenza e che lei mostri attenzioni e soprattutto consenso verso l'interesse che un uomo le pone. Se non è ricambiato, se fatto per strada verso una sconosciuta che cammina o nel peggiore dei casi diventa un approccio insistente con battute sessuali, è molestia".
L'opera, ripresa in un video grazie al "Progetto Maps", comparirà in un documentario che racconterà Parco Dora al Festival CinemAmbiente di Torino.